La Honda spera di tornare protagonista in MotoGP anche senza il suo campionissimo di riferimento che nelle ultime 11 stagioni aveva fatto la differenza.
La crisi irreversibile della Honda nella classe regina del Motomondiale potrebbe essere arrivata alla parola fine. Gli ultimi difficoltosi anni, caratterizzati dai continui infortuni e dalle riabilitazioni di Marc Marquez, hanno portato la casa di Tokyo all’ultimo posto della graduatoria costruttori.
Gli infortuni del catalano hanno reso impossibile la vita anche agli altri centauri della Honda. La RC213V si è dimostrata essere una moto lenta nei rettilinei, poco agile nei tratti misti e anche piuttosto pericolosa per tutti i centauri che l’hanno calcata. A livello tecnico la squadra non si è modernizzata come i produttori europei, Ducati in primis.
A Tokyo hanno provato a soffiare alla casa di Borgo Panigale quel fenomeno di Luigi dall’Igna che, però, non si è lasciato tentare dall’esperienza in Giappone, rimanendo fedele alla causa emiliana. Hanno pensato di sostituire un otto volte campione del mondo delle qualità di Marc Marquez con un giovane che non ha mai vinto un Gran Premio nella classe regina. Il fratello minore di Valentino Rossi, Luca Marini, non è stato mai in grado di sfruttare appieno il potenziale della Desmosedici nella squadra Mooney VR46, risultando l’unico negli ultimi anni a non aver mai vinto una sfida.
Bagnaia, Martin, Bastianini, Zarco, Di Giannantonio, Bezzecchi e Alex Marquez si sono tolti la soddisfazione dei calcare il primo gradino del podio in un Gran Premio o nelle Sprint Race. La nota positiva per i vertici della casa di Tokyo è arrivata dall’arrivo di Joan Zarco, uomo chiave dello sviluppo delle vecchie Desmosedici nella squadra satellite Pramac. Quest’ultima avrebbe preferito esordire in HRC ma è stato costretto a accettare la proposta del team di Lucio Cecchinello.
I progressi della Honda
Nei primi test in pista la nuova moto su cui correranno Joan Mir, campione del mondo del 2020 con Suzuki, Luca Marini e gli alfieri del team LCR Zarco e Nakagami, è andata oltre le più rosee aspettative. Secondo i primi riscontri cronometrici rispetto allo scorso anno c’è stato un bel balzo in avanti in termini di prestazione pura. Ecco la situazione che troverà, invece, Marc in Gresini.
L’esperto pilota francese ha annunciato in una intervista rilasciata a Crash.net: “Già a Valencia il prototipo 2024 girava sette decimi più veloce rispetto alla moto 2023 e questo dato ha aumentato ancora di più l’ammirazione che già avevo nei confronti di Marc Marquez per quello che è comunque riuscito a mettere in mostra nel 2023 con quella moto. Qui a Sepang, poi, abbiamo ancora una moto nuova da testare“.
Honda si è presentata a Sepang con due versioni nuove. Zarco ha aggiunto “Sceglieremo quella che farà il miglior tempo sul giro. Con la Ducati facevo fatica in frenata a fermare la moto. Con la Honda, invece, mi sento molto più in controllo e sono felice“. Risulta difficile immaginare una RC213V in lotta con i ducatisti, ma a quanto pare i progressi sono risultati sensibili. In Qatar arriveranno i primi veri riscontri del 2024.