La F1 si sta preparando alla sua 75esima edizione con una novità che sta lasciando i fan a bocca aperta. Ecco di cosa si tratta.
Le nuove monoposto di F1 hanno un look spaventoso con tantissimo nero. Un tempo le vetture erano tutte colorate in modo diverso. Basti pensare alle frecce d’argento, alla Ferrari o alla spettacolare Renault azzurra e gialla con cui Fernando Alonso si è laureato campione del mondo nel 2005 e nel 2006.
Le livree 2024 delle vetture di F1 sono, invece, state notate per una presenza di molte zone nere. Il motivo di questa progressiva decolorazione delle monoposto è legata al peso. Le vernici, infatti, colorate, possono avere una incidenza sul peso totale dell’auto. La presenza di tanta fibra di carbonio, invece, in una disciplina che si gioca sui millesimi di secondo può avere un effetto impattante sulle performance, oltre ad un look accattivante.
Il limite minimo delle nuove wing car è di 798 kg, Ciascun chilo sopra questa soglia comporta un 3 centesimi di secondo al giro. Numeri che hanno un impatto importante sulla prestazione sul giro secco, ma che anche sulla durata di un Gran Premio vogliono dire un rallentamento totale di qualche secondo. Le dimensioni delle auto già rendono difficili i sorpassi. I tecnici fanno il possibile per creare le migliori condizioni possibili per avere un impatto positivo in termini di bilanciamento.
F1 nere, questione di peso
Le nuove monoposto ad effetto suolo hanno riportato in pista dei concetti che già esistevano in passato. Le vetture, pur conservando l’ala posteriore mobile, avrebbero dovuto avere la chance di seguire quelle davanti, senza particolari problemi di aria sporca. La supremazia schiacciante della Red Bull Racing ha palesato un enorme gap. I pesanti motori ibridi, in configurazione 2024, hanno messo in primo piano delle sezioni nere. E’ risultato evidente per l’Alpine A524 di Ocon e Gasly, la VCARB 01 di Ricciardo e Tsunoda, ma anche la nuova Sauber Stake F1 di Bottas e Zhou.
Inoltre, le vernici non hanno una utilità nemmeno per il raggiungimento del peso standard imposto dalla FIA. Gli ingegneri usano delle zavorre, immesse su specifici punti, per migliorare il bilanciamento. Le auto, di conseguenze, risulteranno sempre più simili con tanto carbonio a vista. La Ferrari SF-24 rimarrà rossa, ma presenterà un sempre maggior numero di elementi in carbonio a vista. Il contrasto tra il rosso e il nero è, da sempre, uno degli elementi distintivi del Cavallino. Ecco cosa sta accadendo, invece, in casa Red Bull Racing.
Fece molto più scalpore il passaggio, in Mercedes, dalla tradizionale colorazione argento a quella nera. In quel caso l’iniziativa nacque da esigenze sociali, legate al movimento Black Lives Matter. Lewis Hamilton portò avanti la decisione della squadra, volendo mandare un messaggio antirazziale. Oggi quasi tutte le monoposto si stanno avvicinando a quello standard, ma per altri motivi. Oltre alla Ferrari, c’è grande attesa anche per vedere le nuove versioni di Aston Martin, nel classico verde inglese, e McLaren, nel tradizionale papaya.