Il bicampione del mondo della categoria top delle moto derivate di serie ha tuonato contro le nuove regole. Bautista è incontenibile versus la Superbike.
La Ducati si presenta ai nastri di partenza della Superbike ancora come la moto da battere. Tante dinamiche sono cambiate in inverno con il passaggio di Johnny in Yamaha e quello di Toprak in BMW, tuttavia Bautista è ancora il favorito numero 1 per confermarsi sul tetto del mondo.
In pochi avrebbero potuto immaginare una presa di posizione così netta per limitare la sua supremazia in SBK. Dopo due Mondiali meritati a suon di trionfi fantastici, lo spagnolo si sente preso di mira dal sistema che ha introdotto dei nuovi standard di peso. Lo zavorreranno, considerato anche il peso piuma che caratterizza la massa corporea del numero 1, in modo impattante.
Il fenomeno spagnolo dovrà anche tenere in considerazione il suo nuovo teammate. Fresco vincitore del campionato di Supersport, Bulega sembra essersi subito calato a meraviglia nella realtà della SBK. Lo scorso anno si è meritato la sella di Rinaldi, vincendo sulla V2 Panigale. Ora dovrà fare la differenza sulla V4, sfruttando anche le limitazioni che avrà Bautista. Quest’ultimo non mollerà di un cm e si è già adeguato con la nuova moto, appesantita in specifici punti, per trovare un giusto bilanciamento.
La voglia di rivalsa degli avversari e la pressione interna dell’ex prodotto dell’Academy di Valentino Rossi rappresenteranno due elementi importanti, ma mai quanto il peso aggiuntivo imposto dal regolamento tecnico 2024. Potrebbe non riuscire a fare la differenza come avvenuto nel 2022 e nel 2023. Ecco come ha reagito in occasione di una intervista rilasciata di recente. Date una occhiata alla nostra intervista esclusiva a Lucio Pedercini.
Superbike, la bordata di Bautista
In occasione di una chiacchierata con i colleghi di Crash.net Bautista si è sbilanciato sulla questione, puntando il dito contro la Superbike: “Non piango come gli altri. Le SBK pesano troppo, circa 11 o 12 chili in più di una MotoGP. Sono piccolo e leggero, quindi non è facile per me guidare questo tipo di moto. Quando aggiungi sei o sette chili in più perché hai messo a punto la moto negli ultimi due anni come quella che abbiamo fatto noi, è più difficile guidare“.
Il nativo Talavera è colpevole di pesare troppo poco. “Ritengo che la regola non sia giusta – ha tuonato Bautista – Ho già molti problemi con questo tipo di moto. Alla fine la regola non è fatta per me, è per il campionato, ma sono l’unico pilota che deve caricare la moto. Sono l’unico pilota penalizzato da questa regola. E per me non è giusto, perché se io e Ducati lavoriamo duro e bene e otteniamo buone performance e loro ci penalizzano. Penso che sia meglio aiutare gli altri costruttori o gli altri piloti. Se il mio rendimento è alto, perché lo riducono per eguagliare il campionato? No, devono aiutare gli altri a raggiungere le mie prestazioni“. Un messaggio chiarissimo rivolto a coloro che hanno imposto questa assurda regola.