L’Alfa Romeo è un marchio in gran forma, che ora ha però preso una decisione assurda. Ecco a cosa hanno detto addio definitivamente.
I fan dell’Alfa Romeo sono in trepidante attesa per ciò che si verificherà tra meno di due mesi, per la precisione il 10 di aprile, quando verrà lanciata la Milano, il nuovo SUV di Segmento B della casa del Biscione. Anche lei, così come fatto in questi giorni dalla Lancia grazie alla Ypsilon, entrerà nel mondo dell’elettrico, con il crossover che sarà spinto da un powertrain da 156 cavalli di potenza massima e 400 km di autonomia.
La nuova Alfa Romeo è da tempo impiegata in alcuni test, ed il debutto è sempre più vicino, con il futuro che è del tutto elettrico e privo di motori termici per la casa di Arese. Proprio per questo, è stato appena annunciato l’addio a ben due modelli, che oltreoceano non saranno più disponibili dopo il 2024. Andiamo a vedere di quali auto si tratta di preciso.
Il mondo delle quattro ruote sta cambiando molto in fretta, proponendo modelli sempre più intrisi di tecnologia e nuove caratteristiche. Se da un lato viene accolta con piacere ogni forma di innovazione, va detto che molti addii di modelli che hanno fatto la storia dell’automotive non sono facili da digerire, ed è ciò che si dovranno abituare a fare i fan di casa Alfa Romeo, costretti a salutare, almeno dall’altra parte del mondo, due vetture amatissime.
Infatti, negli USA non verranno più vendute la Giulia e la Stelvio Quadrifoglio, due vetture ad altissime prestazioni, che con i Model Year 2024 daranno l’addio al nuovo continente con il modello dotato del motore termico. Per chi non lo ricordasse, a partire dal biennio 2025-2026 accoglieremo le loro eredi, che saranno entrambe full electric anche dalle nostre parti, senza offrire varianti a benzina o ibride.
Lo stesso discorso vale anche per i modelli base, ma c’è da dire che la Quadrifoglio, spinta dalle batterie, toccherà delle prestazioni ancor più eccezionali. L’Alfa Romeo è pronta a toccare il muro dei 1.000 cavalli con le Quadrifoglio ad emissioni zero, mentre oggi si fermano entrambe a 520, pur sempre un dato ragguardevole. Esse si baseranno sulla piattaforma STLA Large, e dovrebbero essere prodotte nel Lazio, nello stabilimento di Cassino. Vedremo se le versioni a batteria sapranno esaltare comunque i fan della casa di Arese.
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