La Scuderia Ferrari si appresta a vivere un’altra entusiasmante stagione in F1 con il sogno di lottare con la RB20 per la conquista del titolo mondiale.
In casa Ferrari le novità più importanti, circa i piloti, arriveranno nel 2025, con l’operazione Lewis Hamilton. Tuttavia, la monoposto sulla quale correrà il 7 volte iridato presenterà molte soluzioni presenti già sulla SF-24. La squadra ha deciso di rivoluzionarie il progetto della passata stagione per cercare di colmare il gap con la RB19.
La Red Bull Racing sembra essere riuscita ad alzare, ulteriormente, l’asticella, presentando una vettura molto innovativa con pance in stile Mercedes W13. La Ferrari ha anticipato le mosse del rivale, costruendo praticamente da zero l’ultima monoposto che guiderà Carlos Sainz, sempre al fianco dello storico alfiere Charles Leclerc. Quest’ultimo si augura di poter finalmente tornare sul primo gradino del podio dopo gli illusori risultati di inizio 2022.
Tra poco meno di due settimane in Bahrain è previsto lo spegnimento dei semafori del primo Gran Premio della stagione. Con un regolamento piuttosto restrittivo circa il congelamento delle PU è molto complesso riuscire a lavorare sulle performance delle monoposto, ma ulteriori modifiche sull’affidabilità possono essere messe in cantiere dai motoristi. In attesa della rivoluzione del 2026 il regolamento consente di cercare degli spiragli di miglioramento nello sviluppo dell’efficienza dei motori V6 ibridi.
Dal 2026 la centralità della parte elettrica diventerà sempre più preponderante in uno scenario che vede anche le vetture stradali dirigersi verso l’elettrificazione. La potenza è stata quasi messa in secondo piano rispetto all’affidabilità e all’efficienza dei motori che dal 2026 non potranno più fare affidamento sul MGU-H e, persino, la posizione del motogeneratore K dovrà essere rivalutata sotto il cofano delle monoposto.
Le novità delle PU Ferrari
Quello che avverrà tra due anni sarà oggetto di studio già a partire dalla prossima stagione. Nel 2024, infatti, si avranno delle riduzioni delle ore di prova sulle attuali Power Unit. Il lavoro sul motore attuale ha già una scadenza e proprio per questo motivo gli sforzi fatti durante questo inverno avranno delle ricadute determinanti anche in ottica 2025.
Il calendario del prossimo campionato di F1 sarà il più lungo di sempre e ciò vuol dire che sarà il più impegnativo per i componenti dei motori stessi e non solo per i piloti. Si prevede un turbo compressore innovativo in modo da andare a controllare i parametri della miscela sul motore. Il formato, invece, del motore termico rimarrà lo stesso anche in futuro, andando a accentuare la condizione favorevole di cui godono Honda in primis, ma anche Ferrari e Mercedes. Tutti i costruttori dovranno essere bravi ad estrarre il massimo potenziale in vista di un campionato piuttosto serrato e, si spera, anche avvincente.
Il responsabile della divisione Power Unit del Cavallino a Motorsport.com, Enrico Gualtieri, ha dichiarato: “Il 2024 sarà sicuramente un anno impegnativo per il reparto Power Unit, perché il programma 2026 inizia a essere sempre più presente nel nostro percorso di sviluppo. Quindi è vero che stiamo entrando in questa fase in cui stiamo sviluppando le parti fondamentali del nuovo propulsore“.