La sfida in Superbike nel 2024 si prevede intensissima. Con tanti cambi di squadra, diversi campioni hanno messo nel mirino la Ducati del numero 1.
Il campionato Mondiale Superbike 2024 comincerà nel prossimo weekend del 25 febbraio sul tracciato australiano di Phillip Island. Dopo le tante polemiche per le novità tecniche che hanno appesantito il campione del mondo Alvaro Bautista, le squadre e i piloti sono pronti a darsi battaglia nello stato di Vittoria. Lo spagnolo per difendere la corona dovrà superarsi e tenere a bada un esercito di campioni con il dente avvelenato.
Durante l’inverno vi sono stati diversi stravolgimenti con l’arrivo di Nicolò Bulega al posto di Rinaldi nella squadra Aruba della Ducati dopo il titolo conquistato in classe Supersport in sella alla V2 Panigale. Tra le novità più eclatanti c’è stato il passaggio di Toprak Razgatlioglu alla BMW dopo la lunga esperienza in Yamaha. In sostituzione del rider turco è arrivato Jonathan Rea dalla Kawasaki. I fari saranno puntati anche sul ritorno in pista di Andrea Iannone, a quattro anni dalla terribile squalifica per doping in sella ad una Ducati del team Goeleven.
In Kawasaki, invece, è arrivato il promettente Axel Bassani. Honda, Yamaha, BMW e Kawasaki proveranno ad arrestare la supremazia della casa di Borgo Panigale che da due stagioni, con Alvaro Bautista, domina la scena. Per gli appassionati il ritorno di Phillip Island come appuntamento inaugurale del campionato di Superbike rappresenta una piacevole notizia. Toprak ha già dimostrato nei test prestagionali di trovarsi a suo agio in sella alla M1000R. In occasione delle ultime prove, prima dell’inizio della stagione, è risultato il più veloce, battendo il record della pole position di 7 decimi abbondanti.
Quello che sembrava essere un totale salto nel buio potrebbe trasformarsi in uno straordinaria intuizione in vista della bagarre con le V4 Panigale. Tutti gli altri piloti in sella alla BMW hanno fatto fatica e va valutato anche l’utilizzo di uno pneumatico posteriore duro che ha creato qualche patema ai rider della massima categoria delle moto derivate di serie. Sebbene il percorso non si adatti perfettamente alle caratteristiche di guida dell’ex campione della Yamaha il ritmo tenuto è stato serrato. Con questa tipologia di mescole, dopo 13 giri, è svanito tutto il vantaggio prestazionale.
Il neo centauro della BMW potrebbe essere protagonista sulla pista australiana nel weekend. Le condizioni dell’asfalto hanno reso quasi impercettibile le differenze tra la mescola SC0 e la SC1. In un’intervista rilasciata a Speedweek, il campione del mondo 2021 ha spiegato che il suo unico patema è rappresentato dal settore 3 della pista dove la BMW non riesce a sterzare come vorrebbe nella fase di rollio in curva. Lo stesso problema lo avvertiva anche ai tempi della Yamaha R1.
“La cosa positiva è che sono riuscito ad adattarmi velocemente alla moto, la BMW è più facile da guidare rispetto alla Yamaha. Ma una cosa è anche chiara: sono importanti le gare, non i test. Non sapremo a che punto siamo veramente fino a dopo le corse. Ma la mia sensazione è giusta. E la moto mi aiuta nell’ultima curva veloce a sinistra prima del rettilineo perché ha più potenza. Il fatto che guido sempre in modo molto aggressivo non mi aiuta in tal caso, quindi provo a guidare più dolcemente. Il mio obiettivo è il podio e spero in una vittoria. Sembra che potrei lottare per la vittoria. Ma qui la gomma posteriore è un grosso problema“, ha spiegato Razgatlioglu.
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