Il Gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra PSA e FCA, è il quarto costruttore al mondo. Ecco chi è a capo del potente produttore di auto.
Il Gruppo Stellantis ha una storia piuttosto recente. Nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA, ha sede ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. Al suo interno vi sono 14 brand: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall. E’ presente in ventinove Paesi situati tra Europa, America, Africa e Asia.
Nel 2022 è risultato il 29º gruppo al mondo per fatturato nella Fortune Global 500 ed è in costante crescita anche nel 2023. I ricavi netti del Gruppo automobilistico hanno raggiunto i 189,5 miliardi, con un miglioramento del 6% rispetto al 2022. L’utile netto, in crescita dell’11%, è schizzato a 18,6 miliardi di euro. Nel 2023 sono arrivati agli azionisti 6,6 miliardi di euro sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2022.
Per il 2024 è prevista una ulteriore crescita con il lancio di tanti nuovi modelli. Attesissime le nuove Lancia Ypsilon e FIAT Panda. E’ previsto un piano di acquisto di azioni proprie sul mercato, per una somma di 3 miliardi di euro. Il 2023 si è concluso con un margine operativo al netto delle componenti straordinarie del 12,8% a 24,34 miliardi (+1%). Stellantis si sta muovendo in più direzioni per fronteggiare l’avanzata cinese. Da una parte la produzione è stata spostata in Paesi dove il costo della manodopera risulta essere più basso, scatenando grosse polemiche con il Governo.
La nuova Panda dovrebbe essere realizzata in Serbia, creando non pochi disagi a Pomigliano D’Arco. L’Alfa Romeo Milano sarà fabbricata in Polonia, nello stabilimento di Tychy. Quest’ultimo è lo stesso sito di produzione della Fiat 600, prodotta dal 2023 anche in salsa elettrica. La nuova Lancia Ypsilon, invece, verrà prodotta in Spagna, nella città di Saragozza. Una decentralizzazione che inizia ad essere un trend obbligato per abbassare i prezzi. Il rischio è che il Gigante asiatico possa far un solo boccone delle realtà nostrane.
Il CEO di Stellantis
Negli ultimi mesi sono state prese decisioni controcorrenti. Stellantis ha investito 1,4 miliardi di euro in Leapmotor, un’azienda cinese leader dei veicoli a nuova energia (NEV), detenendo attualmente circa il 21% del capitale. Per puntare all’elettrificazione in Nord America, nel 2024, saranno immessi sul mercato altri 18 EV per un totale di 48 modelli disponibili entro la fine dell’anno.
Saranno costruiti sulla base di piattaforme comuni. La Peugeot E-3008 Stellantis ha costruito la prima delle 4 nuove piattaforme del Gruppo, la STLA Medium. Per le auto di grandi dimensioni, invece, è prevista la STLA Large. Il responsabile di Stellantis si chiama Carlos Tavares. Diplomato alla École Centrale Paris, ha iniziato la sua carriera in Renault nel 1981, all’età di 23 anni.
Dopo essere stato direttore del progetto Renault Mégane II, ha lavorato con Nissan. Nel 2011 è diventato Chief Operating Officer di Renault. Tavares rassegnò le dimissioni dalla Régie il 29 agosto 2013, legandosi a PSA. Con la fusione è stato selezionato nel ruolo di amministratore delegato del Gruppo Stellantis. Il suo stipendio supera i 20 milioni di euro.