La Ducati sta dominando il mondo della MotoGP con la Desmosedici, arrivata ora alla GP24. Andiamo a scoprire il motivo del suo nome.
La MotoGP si appresta ad affrontare la nuova stagione, con i test invernali che sono terminati poche ore fa in Qatar. La Ducati si è confermata la grande favorita dominando la scena, con Pecco Bagnaia che sia a Sepang che a Losail ha messo a referto i nuovi record dei tracciati. La Desmosedici GP24 ha messo in mostra un netto passo in avanti rispetto alla moto dell’anno precedente, uno step che mai si era visto negli anni passati.
Infatti, Pecco ed Enea Bastianini sono sempre stati davanti, così come Jorge Martin, che è mancato nell’ultimo giorno di Losail nel time attack, ma che comunque sarà senza dubbio della partita. Marc Marquez e gli altri rider che hanno a disposizione una GP23 sono sempre rimasti staccati di alcuni decimi, il che ci fa pensare che sin dalla prima tappa, le nuove specifiche potranno fare la differenza.
La Ducati arriva dunque all’inizio della stagione con un grande vantaggio, anche numerico, visto che schiererà nuovamente ben otto moto al via del mondiale. Pare impossibile pensare che qualcuno possa dar fastidio ad una superiorità così schiacciante, per una moto che, nel corso degli anni, ha avuto una crescita spaventosa. A questo punto, andiamo a vedere la storia del nome Desmosedici ed il motivo per cui si chiama in questo modo.
Il debutto della Ducati in MotoGP è avvenuto nel 2003, con la Desmosedici GP, con la quale Loris Capirossi regalò subito una vittoria alla casa di Borgo Panigale, in quel di Barcellona. Ebbene, il nome è sempre stato mantenuto, aggiornando solamente la sigla in base alla stagione in cui gareggia. Il nome Desmosedici indica il particolare tipo di motore che monta, essendo dotato di distribuzione desmodromica a sedici valvole. La sigla GP, invece, indica il campionato in cui gareggia, vale a dire la MotoGP, e l’intenzione è quella di non cambiare questa denominazione in futuro, a meno di clamorose rivoluzioni.
La Ducati, con la forza che ha dimostrato in questi anni, sta costruendo un vero e proprio impero, con tutte le carte in regola per proseguire anche in futuro. La casa di Borgo Panigale ha una superiorità tecnica mostruosa, andando ad incrementare, nel corso del tempo, il proprio margine sulla concorrenza. La Desmosedici è cresciuta nel tempo, ed ha avuto il suo primo guizzo, come ricorderete, nel 2007, con la GP7 iridata con Casey Stoner.
L’australiano fu il primo in grado di portarla al mondiale, ed anche nelle stagioni successive arrivarono tante vittorie. Dopo un periodo complesso, compreso il biennio nel quale è arrivato Valentino Rossi, a fare la differenza ci ha pensato l’arrivo di Luigi Dall’Igna, che ha imposto una nuova metodologia di lavoro sollevando le sorti della squadra. Dopo anni ad inseguire, la Rossa delle due ruote è diventata il riferimento assoluto, e scalzarla da quella posizione sarà molto difficile
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