Stellantis è un colosso del mondo delle quattro ruote, ed ora vedremo chi è che comanda in assoluto. Ecco tutti i nomi fondamentali.
Oggi vi parleremo del gruppo Stellantis, che è sulla bocca di tutti per quanto sta accadendo con il governo italiano. I rapporti sono molto tesi dopo che il CEO Carlos Tavares avrebbe fatto pressioni per ottenere maggiori incentivi sulla vendita delle auto elettriche del gruppo, con l’esecutivo diretto da Giorgia Meloni che ha prontamente sbattuto la porta in faccia a tale possibilità. La holding multinazionale olandese non si è certo comportata in modo benevolo con il nostro paese in questi ultimi mesi, e sta portando la produzione sempre più lontano dai nostri confini.
Ad esempio, la nuova Alfa Romeo Milano verrà prodotta in Polonia, nello stabilimento di Tychy, ed un destino simile potrebbero averlo altre auto. La Fiat Panda che verrà svelata a luglio nascerà, a meno di colpi di scena, a Kragujevac, in Serbia, mentre la Lancia Ypsilon presentata pochi giorni fa viene costruita a Saragozza, in Spagna, un vero e proprio sacrilegio per l’orgoglio della nostra industria automobilistica, che una volta era invidiata da tutti.
La cosa clamorosa è che Stellantis, al suo interno, detiene tanti marchi italiani, visto che possiede la Fiat, l’Alfa Romeo, la Lancia, la Maserati e l’Abarth, ma nonostante questo, dedice di produrle quasi tutte all’estero, tranne che per quanto riguarda le auto del Tridente, che in base alle ultime voci dovrebbero nascere sempre in Italia, anche in futuro. A questo punto, andiamo a vedere chi sono i proprietari di questo discusso gruppo.
Stellantis, ecco tutti i dettagli sulla proprietà
La nascita di Stellantis è stata frutto dell’unione tra i gruppi FCA e PSA, con Carlos Tavares che occupa il ruolo di CEO, ed è per questo uno dei personaggi più influenti della holding multinazionale olandese. Tuttavia, il presidente è John Elkann, che è il vero e proprio proprietario del gruppo, dal momento che la sua Exor ne controlla circa il 15%, mentre altre azioni sono nelle mani di quello che era il vecchio gruppo Peugeot, così come lo stato francese, che detiene 6,2% delle quote della società grazie alla banca pubblica d’investimento Bpfrance.
Dunque, Stellantis è in fin dei conti di proprietà di Elkann e della famiglia Agnelli, ma va detto che in questo colosso automobilistico c’è un forte coinvolgimento francese. Infatti, è corretto sottolineare che la produzione si sta spostando molto verso i territori d’oltralpe, mentre l’Italia, come ribadito anche in precedenza, pare essere ai margini dei pensieri dei grandi capi, nonostante la presenza di diversi marchi del nostro paese.
La speranza è che le parti in causa si possano venire incontro, favorendo una distensione dei rapporti con il governo, ma soprattutto garantendo un futuro stabile agli operai ed ai nostri stabilimenti di produzione. C’è bisogno di dare una spinta alla parte italiana di questo gruppo automobilistico, senza affidare tutto a quella francese. Per il momento però, non sembra esserci l’intenzione di farlo per davvero.