La Red Bull ha demolito i rivali in Bahrain e vuole fare lo stesso in quel di Jeddah, ma ora c’è un aspetto che preoccupa i campioni.
Secondo atto del mondiale di F1 targato 2024, con il Circus impegnato in Arabia Saudita, sul tracciato di Jeddah. Saranno subito prove tecniche di fuga per la Red Bull e Max Verstappen, con l’olandese che vuole allungare nel mondiale dopo aver dominato in Bahrain. Il campione del mondo è in testa al campionato dal GP di Spagna del 2022, e pare proprio che anche in questa stagione nessuno possa essere in grado di precederlo.
La RB20 è un’altra auto perfetta, che pur avendo rivoluzionato tutti i suoi concetti, ha mantenuto un gap enorme sulla concorrenza, soprattutto sul fronte del passo gara. La pista di Jeddah dovrebbe esaltare l’efficienza della Red Bull, anche se c’è un piccolo campanello d’allarme che riguarda l’affidabilità. Il team di Milton Keynes, come tutti del resto, dovrà gestire al meglio il surriscaldamento della power unit, con un concept scelto che di certo non facilita gli sfoghi dell’aria.
Red Bull, l’affidabilità può essere un fattore
La Red Bull ha presentato un progetto rivoluzionario con la nuova RB20, la monoposto di Adrian Newey che si appresa a dominare anche questa stagione. La distribuzione dei radiatori è stata rivista e tutto è stato miniaturizzato, compreso l’imbocco dei sidepod, tanto che in molti si sono chiesti come fosse possibile raffreddare la power unit Honda con degli spazi così ridotti.
La prima gara in Bahrain ha visto la RB20 dominare senza avere il minimo problema di affidabilità, mentre le Ferrari hanno avuto guai ai freni, con le Mercedes rallentate da surriscaldamenti del motore. Tutto ciò non è capitato ai siluri del team di Milton Keynes, ed in quel di Sakhir il clima fresco della sera potrebbe aver dato una mano. Secondo quanto riportato da “Motorsport.com“, il calore potrebbe essere l’unico potenziale rischio in grado di rallentare un minimo Max Verstappen e Sergio Perez, visto il particolare funzionamento dei radiatori.
Sulla Red Bull sono stati mantenuti gli sfoghi d’aria tra i due cannoni che troviamo al posteriore ed il cofano motore, con queste F1 ad effetto suolo che sembrano andare disperatamente alla ricerca di uno sfogo per non surriscaldare troppo le power unit. In quel di Jeddah, anche la monoposto che sta dominando la scena, a causa delle alte temperature, potrebbe incontrare qualche problemino in più, anche se non abbiamo dubbi sul fatto che possano risolvere velocemente ogni tipo di guaio.
Sarà curioso vedere se la RB20 dovrà aprire ulteriori feritoie per agevolare lo sfogo del motore Honda, o se tutto sarà nella norma. Per chi non lo sapesse, l’apertura di sfoghi e feritoie migliora sicuramente il raffreddamento, ma causa perdite sul fronte aerodinamico e dell’efficienza, rallentando la monoposto. Newey è un tipo che difficilmente cede qualcosa a vantaggio dell’affidabilità, e preferisce sempre rischiare qualcosa in più pur di avere le prestazioni al massimo. In Arabia Saudita il banco di prova sarà molto interessante.