La Ferrari sta facendo fatica ad innescare la giusta temperatura delle gomme, ed ora è la Pirelli a fornire una risposta. Ecco i dettagli.
Le prime due gare della stagione di F1 targata 2024 hanno messo in mostra uno scenario piuttosto chiaro, con la Red Bull che è rimasta imprendibile, mentre la Ferrari è evidentemente la seconda forza in campo. La Scuderia modenese sta tentando il tutto per tutto per chiudere il gap, ma sul passo gara, si è visto in maniera netta come Max Verstappen riesca ad imporre un ritmo che è di oltre mezzo secondo al giro più rapido rispetto alle vetture di Maranello.
Inoltre, sia a Sakhir che a Jeddah, anche Sergio Perez è stato superiore, con Carlos Sainz e Charles Leclerc che si sono dovuti accontentare del gradino più basso del podio. La Ferrari ha fatto un enorme step, ma ha evidenziato ancora un problema che riguarda le gomme. A differenza dello scorso anno, non si tratta di un degrado anomale, problema che è stato risolto al meglio, ma di un qualcosa di diametralmente opposto. Andiamo a vedere su cosa occorre lavorare.
In quel di Jeddah, la Ferrari non è riuscita a battagliare con la Red Bull, ma ciò è avvenuto non solo in gara, quanto anche nelle qualifiche del sabato, almeno in relazione a Max Verstappen. Charles Leclerc si è beccato oltre tre decimi dal campione del mondo, faticando enormemente a tenere dietro anche Sergio Perez, conquistando una prima fila che era fuori dalle corde della SF-24.
La Rossa ha evidenziato alcuni problemi nello sfruttamento della gomma nuova, ed anche in Bahrain, in particolar modo nel Q3, si era visto un qualcosa di simile. Dopo le qualifiche di Jeddah, Leclerc si è lamentato di non aver avuto un buon feeling con le gomme sin dalla prima fase di prove, soprattutto al posteriore. Il monegasco ha riferito come le coperture non fossero pronte, andando a causare un forte fenomeno di sovrasterzo. Lo stesso Leclerc, dopo il terzo posto in gara che non è mai stato messo in discussione, ha ammesso come abbia fatto molta fatica all’inizio dello stint, come se la SF-24 non riuscisse ad innescare la giusta temperatura di esercizio.
Molto interessante ciò che è stato affermato da Simone Berra, vale a dire lo Chief Engineering della Pirelli, che ha parlato ai microfoni di “FormulaPassion.it” di quanto accaduto: “A nostro parere, il problema avuto dalla Ferrari non dipende dalla messa in temperatura della gomma. Jeddah è una pista molto diversa dal Bahrain, ed abbiamo notato che per via della sua conformazione, è molto difficile sfruttare la gomma morbida“.
Berra ha poi aggiunto: “Nel corso del Q3, Leclerc ha fatto il primo tentativo dopo aver effettuato un doppio giro di riscaldamento. Tuttavia, non è stato poi così veloce, e questo ci conferma che il problema non è legato ad un discorso di messa in temperatura. La gomma era pronta ed in temperatura, ma avendo questo intervallo di grip molto ristretto, la Ferrari di Leclerc non ne ha stabilizzato la prestazione“. A Maranello si lavora parecchio per cercare di risovlere i problemi emersi, e vedremo se le novità tecniche che arriveranno prossimamente saranno abbastanza.
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