Carlos Sainz ha vinto il GP d’Australia davanti a Charles Leclerc, e si è confermato una sorta di tabù per Max Verstappen. Ecco perché.
Il miracolo si è compiuto quando in Italia era il momento dell’alba, che raramente è stata dolce come nella giornata di domenica. Carlos Sainz ha guidato la doppietta Ferrari vincendo il Gran Premio d’Australia, precedendo la SF-24 gemella di Charles Leclerc. Meglio di così non poteva andare per la Scuderia modenese, che aveva dominato le prove libere, il Q1 ed il Q2, facendo vedere di essere velocissima su questa pista.
Tuttavia, nel Q3, era arrivata la solita doccia fredda, alias Max Verstappen, che aveva piazzato la sua Red Bull davanti a tutti. Nonostante questo, Carlitos aveva mantenuto un certo grado di ottimismo, consapevole del fatto che la sua Ferrari, su questa pista, potesse competere con la RB20. Detto fatto, al secondo giro il figlio del due volte campione del mondo rally ha sverniciato il campione del mondo, una scena alla quale non eravamo di certo abituati.
Era tutto pronto per una super sfida, quando Verstappen ha accusato un guasto al freno posteriore, dovendo alzare bandiera bianca al quarto passaggio. Da quel momento in poi, Sainz ha condotto una gara praticamente solitaria, comandando senza più cedere la prima posizione, con un ritmo che non era attaccabile neanche da Leclerc, il quale è uscito nettamente sconfitto dal duello di Melbourne.
Erano vent’anni esatti che la Ferrari non faceva doppietta in Australia, da quel magico 2004 con Michael Schumacher davanti a Rubens Barrichello, i quali fecero subito capire che non ci sarebbe stata storia in quella stagione. Oggi la situazione è ovviamente ben diversa, con la Red Bull che resta chiaramente la favorita, ma l’armata anglo-austriaca, per una volta, ha mostrato qualche crepa.
Dal Gran Premio di Miami dello scorso anno, Max Verstappen ha vinto la quasi totalità delle gare, 17 su 19 per la precisione, assistito da una Red Bull praticamente imbattibile. Gli unici due successi della concorrenza sono stati ottenuti da Carlos Sainz e dalla Ferrari, il primo a Singapore lo scorso settembre, e lo scorso a Melbourne, giusto poche ore fa.
Ebbene, Carlitos è diventato una sorta di maledizione per Verstappen, impedendogli di siglare un nuovo record. L’olandese era arrivato a quota 9 vittorie di fila tra Suzuka dello scorso anno e Jeddah, e vincendo a Melbourne, avrebbe eguagliato un primato che è già suo, vale a dire quello dei 10 successi di fila, stabilito nel 2023 tra Miami e Monza. L’alfiere del Cavallino glielo ha impedito, imponendo un ritmo forsennato e portando a casa la terza affermazione della carriera.
C’è anche un’altra nota curiosa che è legata alla vittoria di Sainz, ma che lo vede a confronto con un altro pilota. Infatti, nelle tre occasioni in cui Carlitos si è imposto, George Russell si è sempre ritirato per un incidente. A Silverstone, nel 2022, era finito fuori al via, mentre in Australia ed a Singapore 2023 è andato ad impattare violentemente all’ultimo giro. Corsi e ricorsi storici che non verranno mai dimenticati.
Lewis Hamilton non girerà al volante della Ferrari nei test di Abu Dhabi, e Frederic…
I test di Barcellona hanno dato modo a Marc Marquez di effettuare il debutto sulla…
La Casa di Borgo Panigale è un sogno per tantissimi giovani che vogliono lavorare nel…
Per Jorge Martin lo scorso weekend rimarrà nella sua memoria come uno dei più belli…
Il boss della Mercedes, Toto Wolff, aveva sentito un pilota esperto prima di scegliere di…
Il circus della F1 si è spostata a Las Vegas per la terzultima tappa del…