Il mondo dell’auto sta andando sempre di più verso l’elettrificazione, ed oggi vi parleremo dei perché di questa scelta. Ecco i dettagli.
L’auto elettrica è considerata come il futuro del mondo delle quattro ruote, ed oggi proveremo a capire i motivi di questo cambiamento. Tuttavia, in Italia ad oggi le BEV hanno raggiunto solamente il 2,9% di quota mercato, dato che è calato in questi primi tre mesi del 2024 rispetto allo scorso anno, quando era attorno ad un già misero 4%, ed un ulteriore discesa è davvero preoccupante.
Il motivo dello scarso interesse verso le auto elettriche è legato soprattutto ai loro alti costi d’acquisto, oltre che per via delle loro autonomie ridotte o dei lunghi tempi di ricarica. In ogni caso, i grandi costruttori stanno puntando su di loro, anche se alcuni, come Audi e Mercedes, hanno iniziato a fare dei piccoli passi indietro. Andiamo a scoprire tutto nei dettagli.
Le auto elettriche non sono dunque troppo gradite, ma nonostante questo, tutto ciò che oggi tratta delle quattro ruote, è legato a questa tecnologia. Basta guardare semplicemente le pubblicità in TV, ed ormai, tutti gli spot o i servizi televisivi legati al mondo dei motori parlano di BEV.
Ma per quale motivo si punta tutto su di loro? Tutto è legato alla ricerca di una mobilità sostenibile ed alla riduzione delle emissioni di CO2, anche se questo non è un obiettivo totalmente raggiunto.
Infatti, la produzione e lo smaltimento delle batterie causano un forte impatto ambientale, senza contare che, in alcune occasioni, sono stati trovati dei Tesla Supercharger che venivano alimentati a gasolio, davvero il culmine sotto tutti i punti di vista.
Un altro motivo dell’interesse verso l’elettrico da parte dei costruttori è legato all’obbligo di stop alle auto termiche da parte dell’Europa, che ha deciso che, a partire dal 2035, potranno essere prodotte e vendute solamente vetture ad emissioni zero, lasciando a quelle termiche la possibilità di arrivare a fine ciclo vita.
In sostanza, le auto elettriche stanno apparendo come una sorta di imposizione, ed i costruttori devono adeguarsi presto per arrivare preparati ad un appuntamento importante come quello del 2035. L’impatto ambientale verrà sicuramente diminuito con il passare del tempo, ma per il momento, questa enorme differenza con i motori a benzina. Di certo, il pubblico non è troppo d’accordo ed i risultati sul mercato ne sono una conferma.
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