L’auto ad idrogeno è un’idea molto affascinante, ma al giorno d’oggi, pare alquanto remota. Ecco quando potrebbe prendere piede in futuro.
Al giorno d’oggi, il mondo delle auto è caratterizzato da una spasmodica ricerca di sostenibilità, in modo da provare a combattere l’inquinamento mondiale. Tuttavia, non è facile pensare che ciò avrà un lieto fine, dal momento che le vetture full electric non riescono ad ottenere i risultati sperati dalle istituzioni, causando gravi perdite anche all’interno dei marchi.
La Volkswagen, con la sua gamma ID., ha costituito un vero e proprio fiasco, ma anche la Ford ha fatto registrare enormi sperperi di denaro, e la situazione delle auto elettriche è complessa in tutto il mondo. Per questo motivo, diventa necessario iniziare a pensare a qualche alternativa, come l’idrogeno, un tema molto discusso, ma che per il momento sembra restare marginale.
Le auto ad idrogeno sono spesso state viste come un’alternativa all’elettrico nella ricerca di una mobilità più sostenibile, ma per il momento, appare difficile che possano diventare i modelli del futuro. Secondo una ricerca effettuata da “IDTechEx“, la percentuale di veicoli ad emissioni zero locali alimentati ad idrogeno sarà solamente del 4% nei prossimi vent’anni. Questo significa che la quota di mercato di questo tipo di alimentazione resterà bassissima, e che nel prossimo ventennio non ci sarà affatto quel passo in avanti auspicato da molti.
Invece, la quota potrebbe salire al 20% se si vanno a considerare anche i camion e non solo le auto, dal momento che l’idrogeno è visto come una soluzione possibile per i veicoli da trasporto. Dunque, se per l’idrogeno esiste un futuro più radioso, ciò sarà possibile con veicoli differenti, mentre per le vetture ciò difficilmente accadrà, principalmente per una questione di costi.
Pensate che, a livello di gestione e consumi, una Tesla Model 3 costa 0,04 dollari per miglio, mentre la Toyota Mirai, una delle vetture ad idrogeno più famose e vendute sulla faccia della terra, ci vogliono ben 0,021 dollari per miglio.
Lo stoccaggio dell’idrogeno ha dei costi esagerati in confronto alla gestione delle vetture full electric, ed inoltre, ci sono anche problemi legati alle infrastrutture, che già in gran parte del mondo non sono adeguate alle BEV, figurarsi per l’idrogeno.
In conclusione, possiamo dire che l’idrogeno resterà un’alimentazione piuttosto marginale nei prossimi vent’anni, anche se con lo sviluppo della tecnologia nulla può essere dato per scontato.
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