Si può creare un confusione tra l’alimentazione a metano e a GPL. Scopriamo insieme le principali differenze delle due vetture a gas.
In un’epoca in cui non si finisce mai di parlare dei pro e dei contro delle innovative auto elettriche, occorre porre l’accento anche su vecchie tecnologie che hanno permesso a tante famiglie italiane di risparmiare denaro ai distributori. Il gas naturale del metano ha avuto un boom negli anni successivi al dieselgate. L’idea di guidare un’auto a gas è entrata nella concezione comune degli italiani nel momento in cui sono stati fatti anche immensi passi in avanti sulla sicurezza.
In seguito la crisi pandemica con l’invasione russa in Ucraina ha portato i prezzi della benzina alle stelle. Coloro che devono affrontare, quotidianamente, lunghi spostamenti hanno preferito acquistare auto a gas. Inoltre, i vantaggi sono relativi anche alla circolazione illimitata nelle zone a traffico limitato delle città. Il metano, solitamente, viene estratto da pozzi naturali. E’ caratterizzato da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno e rilascia limitate emissioni nocive nell’aria, trattandosi di un gas leggero. Rispetto al GPL ha un impatto ambientale minore.
Le performance a bordo, però, ne risentono. Difatti le auto a metano presentano una potenza inferiore rispetto a quelle alimentate da GPL. Una vettura a GPL realizza in media il 10% in meno di anidride carbonica rispetto alle vetture a benzina, mentre quelle a metano gettano nell’aria addirittura il 20% in meno di CO2. Queste sono le prime due differenze lampanti tra le due tecnologie ma ve ne sono altre.
Il GPL non è un’altra che una miscela di combustibili come propano e butano che originano dalla raffinazione di petrolio. Il Gas di Petrolio Liquefatti (GPL) garantisce un’ampia autonomia a prezzi vantaggiosi. Si possono affrontare lunghe distanze senza particolari patemi economici come avviene a bordo di vetture termiche. Quale auto conviene comprare nel 2024? Ecco il nostro consiglio.
Il serbatoio delle vetture GPL, però, va sostituito ogni 10 anni ad un costo di almeno 500 euro, mentre nel caso del metano le bombole devono essere revisionate ogni 4 anni. La manutenzione di queste vetture, nel complesso, è minima. I contro delle vetture a gas sono una inferiore presenza di distributori, per lo più fuori dai centri urbani, rispetto a quelli per i veicoli a benzina e diesel.
Occorre ponderare bene l’acquista di un’auto a metano o a GPL, specialmente in ottica futura con la diffusione dell’idrogeno e la capillare presenza di colonnine di ricarica per le EV.
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