Il marchio Aston Martin è tra i più prestigiosi al mondo. Da un annetto è entrato come socio nelle quote azionarie un potente gruppo straniero.
Da sempre simbolo della sportività autentica inglese, la verdona ha avuto diversi passaggi di mano nel corso della sua lunga storia. Nata nel 1913 come concessionaria d’auto con la denominazione Bamford & Martin, il brand di Gaydon cominciò a costruire automobili, cambiando il nome in “Aston Martin Ltd” nel 1926.
In seguito alla fusione con la Lagonda, nel 1959 venne battezzata Aston Martin Lagonda Limited. Dopo la seconda guerra mondiale, infatti, la ripresa commerciale avvenne grazie all’imprenditore David Brown che per 20.500 £ ne prese il controllo, insieme alla Lagonda. Dalla fusione nacquero auto iconiche che portarono le iniziali dell’imprenditore britannico. La serie di vetture Aston Martin con sigla DB, incluse la DB2, la DB3, la DB4, la DB5, nota per essere l’auto di James Bond, ha fatto la storia.
Non sono state da meno la DB6, la DB7, la DB9 e la DBS. Quest’ultima è presente nel film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà e nella serie televisiva Attenti a quei due. Brown decise di cedere l’azienda nel 1972, in una fase top, all’investitore William Wilson.
Dopo il cambio di proprietà il brand non trovò stabilità sino al passaggio di mano, nel 1986, alla Ford. Il 12 marzo 2007 in seguito al riassetto finanziario del gruppo americano, piombato in crisi, il marchio inglese venne acquistato da una cordata di investitori guidata da Frederic Dor, John Singers e David Richards, grazie anche a finanziamenti del Kuwait.
L’obiettivo di Dor e Richards era quello di entrare nel circus della Formula 1 nel 2010. Non ci riuscirono ai tempi, ma dal 2021 la scuderia è riemersa dalle ceneri della Racing Point, grazie ad una nuova proprietà. Il gruppo britannico – di cui il primo azionista era il fondo Investindustrial di Andrea Bonomi – non ha retto ad una crisi economica profondissima. Nel 2023 il gruppo cinese Geely è diventato il terzo principale azionista di Aston Martin investendo oltre 269 milioni di euro nelle azioni del brand. Date una occhiata alla hypercar Valkyrie.
Geely ha messo dentro circa 48 milioni di euro in azioni ordinarie detenute dal principale azionista, la società di investimenti guidata dal miliardario canadese e numero 1 di Aston Martin Lawrence Stroll. Nell’affare, in una piccola percentuale, è rientrato anche il team principal di Mercedes Toto Wolff. Nonostante tanti big il brand è in crisi. Geely è già presente in Europa con brand di spessore come Volvo, Polestar, Smart, Lotus, Lynk &Co e LEVC, la società inglese che realizza i nuovi taxi londinesi ibridi plug-in.
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