Le auto elettriche sono, estremamente, lontane dal diventare il futuro dell’industria delle quattro ruote. Ad oggi sono osteggiate, almeno in Italia, ma le cose potrebbero cambiare presto.
Tutto ciò che viene avvertito come una imposizione dall’alto non può essere accolto con il sorriso. Le auto elettriche sono una scelta politica, decisa nella stanza dei bottoni. I progressisti green esistevano anche prima della dead line del 2035, imposta in Unione Europea, ma erano un numero minimo rispetto a quello che dovrebbe cambiare in futuro il mondo.
La diffusione delle auto elettriche non rivoluzionerà le città e nemmeno le renderà esenti da smog. Quasi tutti hanno capito la portata del business che si nasconde dietro alla commercializzazione, per lo più, di vetture elettriche cinesi. Il mercato italiano è fedele alle tradizione e al marchio FIAT, per ora, ma in futuro potrebbero arrivare delle novità impattanti. In una realtà europea sempre più in crisi si tenderà a scegliere il prodotto più economico.
Gli storici costruttori hanno capito la portata del problema e in alcuni Paesi, tra cui la Francia, stanno iniziando ad alzare dei muri alla vendita asiatica. In questo scenario il numero di EV in giro è ancora piuttosto limitato, tuttavia è destinato a crescere. Questione di prezzo proibitivo di listino, ma anche di una diffusione limitata delle colonnine di ricarica. I dati sono inquietanti.
Il Governo, per ora, sta provando ad incentivare il passaggio alle auto elettriche, proponendo dei bonus. I numeri di vendita sono ancora molto bassi. Qualora le cose non dovessero migliorare in futuro potrebbero arrivare anche delle pesanti sanzioni per coloro che dovessero rifiutarsi di passare alle EV. La vecchia guardia è restia a rinunciare al piacere di guida delle auto termiche e al sound.
L’ultima proposta di legge profila uno scenario terrificante per i puristi delle auto termiche. In futuro potrebbero arrivare multe di 5mila euro a tutti coloro che non vogliono guidare le elettriche. Si era parlato di una disposizione analoga anche in Francia.
I Paesi dell’UE stanno valutando misure estreme per favorire la diffusione di EV, come nel caso della Francia che ha proposto una multa di 5mila euro per ogni auto delle flotte aziendali che non risulti alla spina. Per ora i petrolhead possono dormire sogni tranquilli alle nostre latitudini, ma per svecchiare uno dei parchi circolanti più vetusti d’Europa il governo italiano potrebbe presto passare alle maniere forti.
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