Arrivano brutte notizie per il sito di produzione Stellantis di Mirafiori, dove è stata presa una decisione che riguarda la FIAT 500e.
Quello di Mirafiori è uno degli stabilimenti FIAT più famosi e longevi d’Italia, ma al momento, sta attraversando una fase di profonda crisi. Pochi giorni fa è stata annunciata la cassa integrazione per oltre un migliaio di lavoratori, che erano scesi in piazza nelle scorse settimane, assieme a politici ed anche ai sindacati, per avere maggiori certezze su un futuro che non è affatto scontato.
A Mirafiori c’è crisi da anni ed il numero di operai è andato a crollare in questi ultimi tempi, con la FIAT che deve seguire, per forza di cose, i dettami del gruppo Stellantis. La holding multinazionale olandese ha ridotto gli investimenti in Italia, ed ora è stata presa una decisione che è destinata a creare nuove tensioni e spaccature. Vediamo cosa sta per accadere.
La FIAT 500e, assieme ad alcune Maserati, viene prodotta a Mirafiori, ed è stata la prima auto elettrica della casa di Torino ad essere entrata nel listino. Tuttavia, in questi anni i suoi risultati sono stati pessimi, ed hanno portato ad interrogarsi sugli effettivi benefici dell’elettrificazione della gamma. La scarsa richiesta da parte della clientela ha fatto sì che la produzione venisse ridotta, ma l’ultimo aggiornamento rappresenta lo scenario peggiore in assoluto, che tuttavia era nell’aria da tempo, e che è destinato a far scatenare nuove tensioni e polemiche.
Infatti, Stellantis ha deciso di interrompere sino al 4 di agosto la produzione della 500e, a causa, appunto, di una domanda che è arrivata al minimo storico. Tuttavia, la costruzione di quest’auto non dovrebbe riprendere almeno sino a settembre, a causa dei fermi previsti per il periodo di vacanze estive. Tornando alle origini, la controllata di John Elkann aveva previsto di produrre circa 100 mila 500e ogni anno, ma ovviamente, si è dovuto optare per una rivalutazione dei piani, dal momento che i risultati sono stati molto negativi.
La FIAT 500e ed i lavoratori di Mirafiori vedono un futuro nebuloso davanti a loro, e questo potrebbe essere un allarme anche per la gamma dei prossimi anni. L’11 di luglio verrà svelata la nuova Panda B-SUV ad emissioni zero, che prevede, così come successo anche per la 600, la versione ibrida a benzina. Le BEV non riescono a prendere il volo, e tutto ciò si sta ritorcendo contro i lavoratori.
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