Siamo soliti osservare questi straordinari atleti scendere senza patemi dai loro abitacoli dopo massacranti turni di libere e lunghi GP, ma sapete cosa bevono?
Non rappresenta più un segreto la vita dei cavalieri del rischio. Con la diffusione dei social media i piloti hanno messo in mostra tutta la loro esistenza, da quando si alzano al mattino sino a quando vanno a letto. Oramai si sa, veramente, tutto, da cosa mangiano sino a cosa fanno nel tempo libero i driver. La F1 rimane uno sport molto tosto sul piano fisico.
I driver sono sottoposti ad un allenamento molto tosto. Devono arrivare a non sentire la sofferenza cervicale per le forze G laterali sui tracciati più ostici al mondo, toccare velocità supersoniche e guidare al limite per tenersi stretto il loro posto nel circus. Anno dopo anno c’è stata una omologazione verso l’alto in termini di allenamenti e regimi alimentari bilanciati. Un tempo i piloti bevevano litri di alcol, anche prima di una gara.
Con Ayrton Senna è tutto cambiato. Il brasiliano che è diventato un mito grazie ai successi in pista e a causa della prematura morte, tuttavia non era simpatico a tutto l’ambiente della F1. Era visto come l’essere perfetto che trattava il suo corpo come un tempio.
Poi con Schumacher l’asticella si alzò, ulteriormente, ma il concetto di “pilota atleta olimpico” lo si può anche associare al vegano Lewis Hamilton e al sempreverde Fernando Alonso. Atleti straordinari che, nonostante l’età, continuano a battagliare ai massimi livelli nel circus contro i più giovani.
Oggi il calendario si è spostato negli angoli più sperduti della terra. Luoghi caldissimi e super umidi. A Singapore, ad esempio, la temperatura non scende mai sotto i 30 gradi, con picchi di umidità che superano l’80%. Per sopperire alla perdita costante di liquidi all’interno degli abitacoli, i piloti di F1 bevono sostanze come sodio, sali minerali, magnesio, calcio e potassio, tutti elementi che sono necessari per migliorare l’attenzione e la concentrazione a bordo delle monoposto.
I piloti possono avere la possibilità di bere, spingendo banalmente sul volante il tasto drink. Non lo possono fare nei tratti misti. Non devono dimenticare di bere. I guasti al sistema possono accadere. Il caso più noto è quello capitato all’ultimo campione del mondo della storia della Ferrari, Kimi Raikkonen in occasione del Gran Premio d’Ungheria 2018. Il pilota finlandese rimase a secco di liquidi, ma arrivò al terzo posto.
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