Quante volte vi siete rammaricati di una piccola disattenzione al volante che ha generato un graffio. La vernice può saltare, facilmente, ma vi è una soluzione pratica e veloce.
In auto gli imprevisti si nascondono dietro ogni angolo. Basta poco per ritrovarvi con un serio problema dopo una manovra di parcheggio. A nessuno fa piacere girare con una vernice scardata. Ecco perché qualche mente brillante, ai tempi, guardando le mani di una signora curata avrà pensato di rattoppare con un pennellino e un tubettino di smalto la zona con un tocco di colore.
Negli smalti usati per la manicure permanente si trova un materiale chiamato acrilato. Le vernici acriliche utilizzate in alcune carrozzerie condividono composti simili con questa sostanza plastica. Il rapporto tra smalti e automobili ha origini lontane. Determinati prodotti non erano venduti in ogni dove come oggi. Nel 1920, a causa della mancanza di smalto, la truccatrice professionista Michelle Ménard decise di dipingersi le unghie con vernice per carrozzeria. E’ meglio quella opaca o lucida? Pregi e difetti di queste 2 soluzioni.
Una pratica estrema e per quanto possa oggi risultare paradossale soddisfò la truccatrice. Scelte di ripetere la formula più e più volte per ideare dei nuovi smalti per unghie in bottiglia che traevano origine dalla vernice delle auto d’epoca.
Sino ad allora, quello che si faceva era tingere o colorare le unghie con prodotti naturali o metallici. Ménard voleva dipingere le unghie mettendo uno strato laccato. Fece degli esperimenti e mescolò la nitrocellulosa, una resina stabile utilizzata per colorare le automobili, con un solvente. Così nacque il primo smalto per unghie.
In sostanza quello che è nato dalla vernice dell’auto è tornato ad essere funzionale per coprire eventuali difetti cromatici dell’auto. Il primo flacone di smalto fu reso popolare da Marilyn Monroe negli anni ’40. Da quel momento in poi lo sviluppo tecnologico è stato impressionante. Oggi è un business a tutti gli effetti e sono, veramente, poche le ragazze nel mondo che non hanno mai usato uno smalto nel corso della loro vita.
Si potrebbe dire lo stesso degli automobilisti che non hanno mai usufruito della comoda copertura di uno smalto per nascondere un difetto sulla carrozzeria. La pratica può essere valida per micro interventi. Un occhio attento riconosce, facilmente, l’operazione. Di solito rimane la crepa con un rialzo rispetto alla vernice tradizionale. Ovviamente, in casi critici, è sempre preferibile rivolgersi a dei professionisti per riverniciare, interamente, gli elementi intaccati della carrozzeria. Il risultato finale è, nettamente, più godibile e duraturo.
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