La Porsche ha avviato la produzione della Taycan volendo lasciare un segno nell’industria dell’Automotive 2.0. E’ emersa una realtà scandalosa.
In un mercato delle supercar sempre più improntato alle batterie agli ioni di litio, tra modelli ibridi e full electric, c’è da fare una riflessione sul fenomeno Taycan. Presentata per la prima volta al Salone dell’automobile di Francoforte nel settembre 2019 sembrava una rivoluzione totale. La vettura venne sviluppata sulla base del concept car Mission E e venne costruita su nuova piattaforma battezzata J1.
E’ stata la prima EV con la ricarica in corrente continua da 270 kW a 800 Volt. Nonostante il peso del pacco batteria la supercar aveva dimostrato una accelerazione sul dritto spaventosa, differenziandosi dalle altre EV anche per una agilità super nei tratti guidati. I tecnici avevano elaborato una soluzione nella parte posteriore dietro i sedili anteriori, creando un ingegnoso sistema con due incavi per ospitare le batterie. In tal modo il confort all’interno dell’abitacolo risultava straordinario, così come i numeri di autonomia e ricarica rapida.
Le batterie sulla Taycan possono essere ricaricate dal 5% all’80% in appena 22,5 minuti in caso di utilizzo di caricabatterie rapido in corrente continua ad una colonnina di ricarica con potenza di 270 kW. La Taycan Turbo vanta un’autonomia di 323 km.
Il modello Turbo S ha un coefficiente di resistenza, leggermente superiore, pari a 0,25 e raggiunge performance ancor più elevate. Tutto molto bello, almeno in apparenza, perché di magagne la supercar full electric della casa tedesca ne nasconde diverse.
Taycan, la svalutazione è epocale
La prima auto 100% elettrica della storia della casa tedesca è venduta a 105.530 euro ma gli optional il prezzo sale. Una cifra impressionante, di poco inferiore alla regina 911. Lasciando stare le Taycan incidentate che hanno costi di riparazione altissimi, alcuni modelli in ottime condizioni vengono vendute sul mercato dell’usato, in Germania, a partire da 50mila euro e con pochi km percorsi. La svalutazione rispetto alle sorelle termiche è molto più alta.
I motivi? Le batterie sostitutive hanno dei costi proibitivi. Come tutte le EV si svaluta nel giro di pochi anni in una nicchia di mercato che non decolla e non è tutto perché persino le concessionarie Porsche non le rivogliono indietro. Sul web sotto al video IG postato dal profilo matteonoleggioauto c’è un commento di un utente verificato da brividi.
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“La più grande truffa del secolo per Porsche. Ho portato la mia Taycan a cambiare le gomme ed è 4 mesi che la tengono in ostaggio inventandosi problemi e dicendomi che devo pagare 70.000€ di riparazioni per riaverla indietro. In 21 mesi che ho la Taycan, è stata richiamata in fabbrica almeno 7/8 mesi. E se la voglio rivendere da 150.000€ me ne danno 60.000 se son fortunato. Vergognoso”. Una confessione che ha scatenato il putiferio di reazioni sul web.