Max Verstappen ha messo a referto il tris sulla pista di Imola, su una Red Bull tutt’altro che perfetta, difendendosi da Norris alla grande.
In un fine settimana che sembrava nato malissimo, con una Red Bull insolitamente umana con McLaren e Ferrari subito in forma, pareva tutto apparecchiato per la seconda gara consecutiva senza Max Verstappen sul gradino più alto del podio.
Ed invece, le cose sono cambiate a partire dalle qualifiche, nelle quali l’olandese si è messo a volare, e non soltanto trovando un giro eccezionale in Q3, ma sin dalle prime battute, dimostrando che quando c’è da fare la differenza, anche nella F1 di oggi, il pilota può riuscirci.
Non è una novità che Super Max adori la pista di Imola, dove aveva dominato, sul bagnato, nel biennio 2021-2022, eppure questa volta c’era la sensazione che l’epilogo potesse essere diverso.
Dopo un giro miracoloso in qualifica, i rivali erano comunque fiduciosi, visto che il passo gara mostrato al venerdì in casa Red Bull non era stato per nulla esaltante, con tempi molto altalenanti ed un bilanciamento che aveva lasciato perplesso il campione del mondo.
Di queste difficoltà è testimone Sergio Perez, undicesimo in qualifica, ottavo in gara, come se fosse al volante di un’auto qualunque, non di quella che è stata imbattibile ad inizio stagione.
Verstappen, nel primo stint con gomma Media, ha messo in mostra un ritmo insostenibile, con sorpresa di tutti, sino a scavare un gap di oltre sei secondi sulla McLaren di Lando Norris, che da molti era dato come il grande favorito. Solo il finale di gara ha rimesso in mostra le difficoltà della RB20, che con la gomma Dura è tornata a remare a seguito di un bilanciamento non certo ottimale.
Verstappen, cosa è accaduto nello stint finale
Subito dopo aver montato le gomme Dure, Max Verstappen ha iniziato a lamentare problemi di “sliding”, vale a dire quel fenomeno per cui la monoposto inizia a scivolare, a testimonianza di una tenuta di strada non ottimale.
Nel corso della conferenza stampa ufficiale, avvenuta dopo la corsa, abbiamo chiesto al campione del mondo cosa fosse accaduto, dal momento che con le gomme bianche non ha mai trovato passo, al contrario delle Medie del primo stint.
Ecco le sue parole: “Se ho avuto un problema specifico nel secondo stint? Non riuscivo a far funzionare le gomme nella maniera migliore, non entravano nella giusta finestra di utilizzo, ed ogni giro che passava era peggio. Per me è stato come guidare sul ghiaccio, e di sicuro, abbiamo tante cose da analizzare visto ciò che è accaduto“. Andando a vedere lo stint di Super Max, infatti, notiamo come ci siano stati alcuni passaggi in cui Lando Norris recuperava anche 7-8 decimi, sino a plafonarsi quando è arrivato ad un secondo e mezzo di distacco.
Dal canto suo, il britannico ha spiegato che il suo desiderio più forte era quello di poter avere un giro in più, visto che, proprio nel momento in cui veniva esposta la bandiera a scacchi, era entrato in zona DRS.
In conclusione, il week-end di Imola ci ha mostrato nuovamente la grande classe di Verstappen, che ha guidato sopra ai problemi della sua auto, ma ci fa anche capire che questo mondiale potrebbe riaprirsi, con una Red Bull non più imbattibile.