Se a scendere in pista sono tre supercar regine del mercato l’esito di una sfida drag non è scontato. Vedere per credere!
I motori ibridi hanno rivoluzionato il mondo delle corse, esattamente come quello stradale. La prima ibrida della storia della casa modenese venne lanciata nel 2019. Può vantare una potenza spaventosa, grazie alla combinazione di un motore V8 termico e di un pacco batteria che garantisce una potenza complessiva di 1000 cavalli.
Dal know-how acquisito in F1 il top di gamma della Casa modenese può raggiungere i 340 km/h di top speed con uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi. La modalità Performance funziona con il motore termico sempre attivo per avere la massima disponibilità della potenza richiesta e ricarica anche la batteria. Con la modalità Qualify il V8 e le batterie elettriche lavorano insieme, consentendo di avere sotto il piede la massima potenza del sistema.
Si tratta di un bolide che per essere sfruttato al massimo dovrebbe essere portato in una pista. Non differisce di tanto, in termini prestazionali, la Lamborghini Revuelto. Le linee della supercar della Casa del Toro sono spigolose ed estreme. La Revuelto, però, ha un solo motore V12 aspirato che sprigiona 1015 cavalli con 1062 Nm di coppia. Cambio ad otto rapporti e trazione integrale. Top speed? 350 km/h dichiarati.
La Porsche 918 Spyder dispone di un V8 aspirato da 4.6 litri con due propulsori elettrici per un totale di 887 cavalli di potenza e 1.280 Nm di coppia. L’esperienza della Casa di Stoccarda proviene dal WEC dove sta dominando in questa stagione. La trazione è integrale e il cambio a sette marce doppia frizione. Sul canale YouTube carwow assisterete ad un duello spaziale. Nella prima sfida la Lamborghini è partita con uno scatto bruciante ma ha rimontato la Ferrari. Date una occhiata anche a questa vecchia Ferrari con un particolare unico della Apple.
Nel secondo duello la Ferrari ha dominato. La Porsche non è mai stata della partita. La SF90 è sembrata, assolutamente, imbattibile. L’ibrida della Casa modenese è tra le vetture più prestazionali al mondo. Questa sfida ne è la riprova. Nel rapporto peso/potenza ha registrato il miglior dato delle tre vetture in competizione, dando dimostrazione di una netta superiorità nella sfida del quarto di miglio. I tecnici italiani hanno saputo creare l’ennesimo capolavoro ingegneristico.
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