Non sono giorni tranquilli per i possessori di Citroën C3 e DS 3 a causa di un super richiamo derivante da un difetto piuttosto impattante sulla sicurezza.
La Citroën ha soffiato sulle 100 candeline nel 2019. La casa automobilistica francese è stata fondata nel 1919 dalla trasformazione dell’industria creata da André Citroën. Prima di allora era una factory basata sulla produzione di materiale meccanico e militare. Dal 2021 è entrata a far parte del Gruppo Stellantis.
Sotto la guida del quarto costruttore al mondo i ricavi netti, nel 2023, sono risultati pari a 189,5 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2022, con un aumento del 7% dei volumi di consegne per un utile netto in crescita dell’11% a 18,6 miliardi di euro. Si tratta di un flusso di cassa industriale netto corrispondente a 12,9 miliardi di euro, con un +19% rispetto al 2022. Parliamo di una situazione patrimoniale piuttosto solida, con una liquidità industriale disponibile di 61,1 miliardi di euro.
Sono stati corrisposti 6,6 miliardi di euro agli azionisti nel 2023 sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni, con un aumento del 53% rispetto ai 4,3 miliardi di euro dell’anno precedente. La gamma si è rinnovata con tanti modelli alla spina. E’ stato annunciato un programma di acquisto di azioni proprie sul mercato per il 2024 per un importo di 3,0 miliardi di euro. Sul piano economico quindi il marchio transalpino riuscirà a gestire il problema al dispositivo di gonfiaggio degli airbag Takata, fuori produzione, che potrebbe causare lesioni gravi o addirittura la morte dei passeggeri in caso di scoppio.
Citroën, si corre ai ripari
Citroën ha chiesto ai possessori di oltre 600mila C3 e DS 3 prodotte tra il 2009 e il 2019 di fermare i mezzi. Molte vetture si trovano nel Vecchio Continente, Italia compresa. Il problema di sicurezza legato ai dispositivi di gonfiaggio degli airbag, prodotti dalla società Takata, non rappresenta più una novità. Le sostanze chimiche contenute nei gonfiatori di questi airbag Takata potrebbero deteriorarsi nel tempo, soprattutto se esposti a condizioni climatiche e umide.
Il guaio avviene in caso di crash. Le forze eccessive provocano la rottura del dispositivo, esponendo a lesioni gravi o, nel peggiore dei casi, alla morte i passeggeri. Nel caso possediate un esemplare dovrete correre sul sito web e scansionare un QR Code che si trova stampato sulla lettera di richiamo, inserendo il VIN dell’auto. Dopo la verifica, la Citroën vi informerà dei successi step per la sostituzione del dispositivo a rischio, offrendo gratuitamente se necessario opzioni di mobilità alternative.