Vi sono invenzioni che nascono da geni della meccanica. Non si spiega in altro modo questo progetto che ha portato un innovatore a creare un autentico mostro.
Vi sono grandi novità sul fronte delle due ruote, a seguito dell’idea di una mente illuminata che punta a stravolgere l’industria. Vi sono tantissime idee brillanti che poi non vengono adottate nella vita di tutti i giorni ma il creatore dell’opera che vedrete nel video in basso vi lascerà senza parole.
Costruire gioielli di ingegneria di altissimo spessore è sempre piuttosto complicato per un solo uomo con mezzi finanziari limitati. Quando nel medesimo individuo si cela un esperto di robotica, un inventore e un ingegnere meccanico è possibile creare un qualcosa che non si era mai visto prima. Il progetto è stato portato avanti da James Bruton con lo scopo di tracciare nuovi sentieri nel campo dell’ingegneria.
Le sperimentazioni stanno diventando sempre più complesse per i garagisti. L’epoca in cui un progetto poteva prender forma da pochi pratici metodi costruttori in uno stanzino è finito da tempo. Partendo da una serie di quattro ruote Mecanum è nato un mezzo unico. Una soluzione che si era solo vista su macchine industriali e robot.
L’ingegnere ha creato due coppie di ruote Mecanum e le ha posizionate per muoversi in opposizione l’una all’altra, con cinghie azionate dai quattro motori elettrici individuali nella zona superiore al telaio. Il movimento della vite è ciò che permette lo strano movimento che osserverete nel video. Gli elementi di ciascuna unità sono stampati in 3D, usando più materiali e processi.
E’ stato utilizzato anche del compensato per la ruota esterna. Per accrescere la rigidità sono stati utilizzati anche dei cunei che per le singole piccole ruote vengono tutte montate ad angoli di 45 gradi attorno alla circonferenza di ciascuna ruota più grande. I cuscinetti sono creati per ciascuno dei singoli rulli, mentre i cuscinetti risultano più grandi per ciascuna ruota.
I cunei più piccoli sono incollati e avvitati in un modo per evitare accavallamenti. Non sembra facilissimo da guidare perché non aderisce in modo impeccabile all’asfalto. Per effettuare una prova l’inventore ha girato in uno spazio ampio senza ostacoli.
Non sembra l’ideale per girare nel tracciato. Proprio come i robot bilanciatori il sistema autobilanciante vanta ruote Mecanum per dirigersi nella direzione desiderata. Bruton ha spiegato che i comandi sono piuttosto elementari, ma non si direbbe a giudicare dalle immagini.
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