Il campione del mondo della classe 500 nel 1993 ha un legame molto forte con il mondo dei motori. Rimarrete meravigliati dal suo nuovo impiego.
Il tre volte iridato Freddie Spencer disse di lui: “È un fenomeno che va più forte di tutti, e se impara a concludere le gare può vincere cinque titoli mondiali“. Schwantz è nato nella terra del lancio di missili, ad Houston. L’americano in pista era un kamikaze terra aria in grado di andare più veloce di tutti e su tutto.
I suoi genitori gestivano una concessionaria e questo generò ancor più passione nel piccolo Kevin. Quest’ultimo iniziò a correre in moto all’età di 3 anni. Era noto per andare oltre i limiti del mezzo, finendo spesso in ghiaia. Esordì in Europa, nel 1986, correndo il Transatlantic Trophy. È stato un pilota poliedrico, molto attratto anche dalle sfide sulle moto da cross.
Nel 1983 andò incontro ad un terrificante crash che gli impedì di proseguire la carriera in questa specialità. Non si diede per vinto e iniziò a farsi notare dai top brand giapponesi grazie al secondo posto di Daytona nel 1986 dietro al campione Eddie Lawson. La Suzuki fiutò l’affare e lo mise sotto contratto per affrontare le sfide della classe regina per un biennio. All’esordio ad Assen scivolò in ben 3 occasioni.
Oggi, probabilmente, non farebbe così notizia, vedasi a tal proposito lo stile di Marc Marquez o Jorge Martin, ma ai tempi Schwantz venne considerato un kamikaze. Nel 1988 si aggiudicò il GP inaugurale in Giappone.
Nonostante gli acuti non riusciva mai a trovare la giusta regolarità in sella alla sua Suzuki 500cc. Nel 1993 sfidò in un accesissimo testa a testa Rainy. Quest’ultimo ebbe un infortunio sul tracciato di Santamonica che lo costrinse su di una sedia a rotelle. Schwantz, terzo in gara, tornò in testa al mondiale e conquistò matematicamente il titolo per la prima volta.
Il nuovo ruolo di Kevin Schwantz
Schwantz divenne amatissimo da giornalisti ed addetti ai lavori per il suo carattere espansivo. La sua supremazia fu interrotta dall’esplosione di Mick Doohan. Quest’ultimo conquistò 5 mondiali di fila, trovando quella continuità che era sempre mancato all’americano.
La Federazione Internazionale Motociclismo ha ritirato il suo numero, il 34, dalle carene delle moto partecipanti al mondiale nella classe regina. Schwantz ha corso nella NASCAR. Attualmente Kevin risiede ad Atlanta dove insegna le tecniche di guida per motociclismo in una scuola specializzata.