Andrea Iannone è tornato in Superbike non per partecipare ma per vincere. Ecco cosa ha chiesto alla Casa di Borgo Panigale.
Piloti si nasce e la storia di Andrea Iannone lo testimonia. Chiunque, dopo una pesantissima sentenza per doping, avrebbe deciso di mollare ma nel Motorsport l’animo corsaiolo non lo si doma mai. Iannone ha vissuto un vero e proprio incubo per 4 anni ma non ha, mentalmente e fisicamente, mollato. Si è tenuto sempre in forma con l’obiettivo di tornare a fare il pro rider.
In pochi hanno creduto in lui. Dopo l’esperienza non positiva in Aprilia, interrotta per la sentenza sul doping, l’abruzzese è diventato noto all’opinione pubblica per le sue comparse in TV e per le love story con donne dello spettacolo più che per i suoi trascorsi in sella ad una moto. Eppure non si arriva a correre in sella ad una Ducati Desmosedici del team factory per caso.
Il classe ‘89 è stato uno dei maggiori talenti della nostra scuola. È capitato in un momento storico dove in MotoGP c’erano dei campioni assoluti. Il termine di paragone con l’attuale classe regina non si può nemmeno fare. L’esperienza in Pramac gli era valsa la chance nella squadra corse ufficiale. Poi le esperienze in Suzuki e Aprilia prima del grande buio.
Ducati, la volontà di Iannone
La luce l’ha rivista nel campionato mondiale Superbike. Un ritorno al passato perché Andrea è ritornato in sella ad una Ducati ed ha subito trovato il feeling giusto, cogliendo un podio in Australia alla prima uscita stagionale. Nel team Go Eleven ha trovato un ambiente familiare in cui può esprimersi senza troppe pressioni, ma il centauro ha già preteso di più. La Ducati è pronta ad accontentarlo con soluzioni tecniche in vista dell’appuntamento di casa a Misano.
“Proveremo alcune cose con l’ergonomia in modo che Andrea possa ottenere una posizione di seduta migliore – ha spiegato il team manager Go-Eleven Denis Sacchetti a SPEEDWEEK.com – Di conseguenza cambierà la distanza dal serbatoio e avremo anche un cuscino del sedile diverso. Abbiamo detto alla Ducati quali difficoltà stavamo incontrando e poi ci hanno costruito qualcosa di adatto“.
Se Iannone e Go Eleven continueranno insieme nel 2025 dipenderà anche dalla Yamaha. Se Pramac dovesse diventare il team satellite della squadra di Iwata in MotoGP un profilo esperto come Iannone sarebbe ideale. La squadra Go Eleven ha un’opzione per lui, ma potrebbe anche ritirarsi il campione in carica Bautista. Allo stesso tempo Andrea ha voglia di tornare a giocarsi le sue chance in top class.