Un modello a ruote alte della gamma della Mazda avrebbe palesato un problema per la sicurezza degli automobilisti. I giapponesi dovranno correre ai ripari.
Lo smodato uso dell’elettronica ha portato numerose case produttrici ad avere avarie tecniche allarmanti. Persino i top brand giapponesi hanno riscontrato delle anomalie. Le conseguenze di un problema tecnico possono portare a maxi-richiami che costano anche decine di milioni di euro ai produttori.
In casa Mazda sarebbe interessato il SUV CX-90 del 2024. Il modello è costruito sulla piattaforma modulare Skyactiv a trazione posteriore. Si tratta del più grande SUV mai realizzato dalla Mazda. La CX-90 ha preso il posto della CX-9 ed è stata progettata per il mercato nordamericano, venendo esportata anche in Australia e in Medio Oriente.
Vanta un ibrido leggero e, in alternativa, un ibrido plug-in. Le ibride leggere sono abbinate ad un motore a benzina a sei cilindri in linea turbocompresso da 3,3 litri e-Skyactiv G dotato del sistema M-Hybrid Boost per una cavalleria di 345 CV (254 kW) e 500 Nm di coppia. Il secondo è abbinato ad un turbodiesel sempre a sei cilindri in linea da 3,3 litri e-Skyactiv D che sprigiona 254 CV (187 kW) e 550 Nm di coppia.
Il propulsore ibrido plug-in vanta un motore a quattro cilindri da 2,5 litri coadiuvato da un motore elettrico alimentato da una batteria da 17,8 kWh, sviluppando insieme una potenza di 327 CV (241 kW) e 500 N⋅m di coppia. La trazione integrale e il cambio automatico a otto rapporti sono di serie su tutti i modelli. Prendiamo ad esempio il sistema Kinematic Posture Control, condiviso con la MX-5 e la CX-60, in cui un software riconosce l’eventuale differenza di velocità tra le ruote posteriori in curva, azionando lievemente i freni sulla ruota più interna, migliorando in teoria la stabilità, in particolar modo sull’off-road.
Problemi in casa Mazda
Tutta la tecnologia suddetta si scontra con una triste realtà. Il costoso modello ha un problema che potrebbe causarne la frenata improvvisa da sola. Si tratterebbe di un difetto del sistema di frenata automatica che potrebbe rilevare determinati oggetti mentre l’auto è in movimento, come il riflesso di un veicolo, attivando così i freni. Persino in Toyota vi sono problemi!
La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha condotto una analisi e i freni potrebbero attivarsi a basse velocità tra i 16 e i 24 km/h. Il rischio di tamponamenti è elevatissimo. I tecnici della Mazda dovranno provvedere ad aggiornare il software di questo componente. Quasi 10mila unità (9.914 per l’esattezza) del SUV CX-90 sono coinvolte in questo richiamo.