Per il gruppo Stellantis non è un bel periodo, ed ora un numero enorme di auto è costretto al richiamo. Ecco qual è il loro problema.
Il gruppo Stellantis è in una posizione complessa al momento attuale, con mesi di grandi tensioni con il Governo italiano che hanno disegnato una situazione fortemente instabile. Una piccola luce in fondo al tunnel è stata data dalla decisione di salvare lo stabilimento di Mirafiori, che ha bloccato la produzione sino al prossimo mese di settembre, a causa della scarsa domanda della Fiat 500e che viene prodotta proprio da queste parti.
Nel 2026, infatti, a Mirafiori arriverà la nuova generazione della Fiat 500 Hybrid, dotata di motore a benzina, che nella sua versione attuale è ancora una delle auto più vendute in Italia. Tuttavia, neanche il tempo di provare a distendere i rapporti con il nostro paese che per Stellantis si presenta un’altra grana non da poco, che non è collegata con il Governo. Un’auto molto apprezzata, prodotta da un costruttore che fa parte di questo gruppo, ha un grave problema.
Stellantis, richiamo per la Citroen C3
Si parla sempre più spesso di un tema non certo gradito ai proprietari di auto, vale a dire quello dei richiami, che sono sempre più frequenti a causa di difetti di fabbrica. Qualche giorno fa è stato annunciato il richiamo di 125.000 Tesla, ed ora, il guaio riguarda il gruppo Stellantis, in particolare, il brand Citroen con la sua C3. Siamo di fronte ad uno dei più grandi casi di richiamo della storia, per un problema di sicurezza di notevole entità.
Infatti, ben 600 mila Citroen C3 e DS 3 verranno richiamate per un problema all’Airbag, che può causare gravi ferite in caso di apertura in un incidente. L’Airbag è in realtà progettato per prevenire lesioni in casi di impatti pesanti, ed in questo caso, il sistema prodotto dalla Takata andrebbe a fare tutto il contrario invece che assolvere il proprio compito. Il problema è molto serio, perché ai proprietari è stato consigliato di non usare le auto incriminate.
Si tratta di un grave guaio, e per Stellantis è un enorme danno a livello di immagine. La holding multinazionale olandese non ha alcuna responsabilità, visto che Takata, azienda giapponese, è un fornitore, ed ora sono partite le procedure di richiamo, nella speranza che si trovi una soluzione in tempi brevi. Al momento, solamente un 10% dei proprietari ha avuto gratis l’auto sostitutiva, ed il tempo stringe.