La Ferrari ha vissuto un week-end terribile in Canada, ed i problemi non si limitano solo alle prestazioni. Charles Leclerc è preoccupato.
La domenica da incubo per la Ferrari a Montreal ha fruttato un doppio ritiro per Charles Leclerc e Carlos Sainz, cosa che non accadeva da due anni, dal GP di Baku del 2022. Il Canada è sin qui il momento più basso della stagione del Cavallino, e l’aspetto negativo è che il doppio ko non è neanche la notizia peggiore. Infatti, le SF-24 sono state la settima forza in qualifica, ed anche in gara non hanno mai avuto il passo per competere al vertice.
Leclerc si è dovuto ritirare per un guasto al motore, mentre Sainz, che avrebbe potuto portare a casa qualche punto, si è girato per poi toccarsi con la Williams di Alexander Albon, ritrovandosi costretto ad alzare bandiera bianca. Nel Québec, la Ferrari è naufragata sotto il diluvio, e Leclerc è preoccupato dai problemi al motore. Quello dell’affidabilità è ora un tema a Maranello.
Charles Leclerc è stato costretto al ritiro in Canada da un problema al motore, aspetto che sta dando non pochi problemi alla Ferrari in queste ultime uscite. In un’intervista rilasciata ai microfoni di “SKY Sport F1” subito dopo aver abbandonato la corsa di Montreal, il monegasco si è detto molto preoccupato per i tanti cambi di power unit, lasciando presagire un’allarme affidabilità all’interno della Scuderia modenese.
Ecco il commento di un amareggiato Leclerc: “Cosa è accaduto al motore e se c’è un allarme affidabilità? Il fatto che cambiamo motore non è un buonissimo segno, dobbiamo analizzare il problema in Canada. Non so quale fosse il vero guasto, andavo più di un secondo più piano sui rettilinei, è stata molto difficile da gestire. Inoltre avevo mille cose da fare sullo sterzo. Era possibile gareggiare mantenendo il passo quando pioveva, ma quando poi si è asciugata si fa molta fatica. Mi passavano tutti e lì sapevo che la gara era ormai finita“.
Ricordiamo, infatti, che sulla Ferrari del monegasco era stato sostituito il motore anche a Monte-Carlo, tra la terza sessione di prove libere e le qualifiche, a causa di un sensore che aveva dato un allarme. Di certo, la situazione non è delle migliori, ricordando che si possono utilizzare solo quattro power unit a stagione, con il pericolo di incappare in una penalità in griglia che è sempre più dietro l’angolo. A Maranello serve correre ai ripari per evitare il crollo.
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