La Ferrari è un punto di riferimento a livello mondiale, e dalla Cina spesso arrivano dei cloni. Stavolta la copia riguarda il merchandising.
Il mondiale di F1 si prepara per affrontare il Gran Premio di Spagna, che andrà in scena tra una decina di giorni, sul tracciato di Barcellona. La Ferrari sarà chiamata a dare delle risposte dopo il GP del Canada, che ha visto Charles Leclerc e Carlos Sainz costretti al ritiro, tra problemi tecnici ed errori, ma il problema di fondo è che la SF-24, su una pista dove veniva vista come la grande favorita, non è mai stata competitiva.
La Red Bull e Max Verstappen sono tornati a fare il vuoto nei due mondiali, ed ora occorre guardarsi bene dalla McLaren, che nel complesso, pare avere a disposizione la monoposto migliore del lotto. Nel frattempo, per la Ferrari c’è anche un altro problema da affrontare, vale a dire quello del merchandising fasullo, che è apparso su un noto sito web in queste ore. Ci auguriamo che non cadiate in questa brutta truffa, e che le autorità intervengano presto.
Ferrari, ecco il merchandising falso del GP di Miami
Tutto ciò che riguarda la Ferrari, dalle supercar ai banali cappellini, ha un valore elevatissimo, ed il merchandising del Cavallino attira sempre un gran numero di tifosi. Ebbene, sul sito web “Aliexpress.com“, che fra l’altro è anche partner ufficiale degli Europei di Calcio che scatteranno in Germania nei prossimi giorni, è comparsa una linea di abbigliamento fake della Scuderia modenese, quella del GP di Miami, quando tute, maglie e cappellini sono stati dipinti di blu.
Come ricorderete, si è trattato della prima gara dalla nascita della partnership tra la Rossa ed il colosso dell’informatica HP, ed anche sulla livrea sono apparsi diversi lineamenti di colore azzurro. Ebbene, sul sito web sopracitato sono in vendita capi di abbigliamento evidentemente falsi, come si può ben comprendere anche guardando questa immagine, con il logo della casa di Maranello privo del famoso Cavallino.
Inoltre, anche i prezzi sono a dir poco assurdi, visto che sono compresi tra i 13 ed i 16 euro per ogni T-Shirt, quando, di solito, è impossibile acquistarne una che costi meno di 50-60 euro. La truffa arriva da un rivenditore cinese, e ci auguriamo che nessuno di voi cada in questa trappola. Speriamo vivamente che qualcuno se ne avveda e rintracci il venditore.