Il fenomeno della Ducati, Pecco Bagnaia, deve ringraziare Valentino Rossi per la sua splendida carriera. Ecco il motivo della scritta VR46 sul suo abbigliamento tecnico.
Valentino Rossi ha fatto tantissimo per i suoi pilotini dell’Academy. Quei giovani talenti sono diventati dei valorosi uomini in pista grazie ai suoi insegnamenti. Pecco Bagnaia, sin dalle categorie minori, ha palesato un talento fuori dal comune. Quando riusciva ad andare forte in sella ad una lentissima Mahindra, in Moto3, dimostrò di poter arrivare in alto, avendo quel quid in più che è mancato a tanti suoi rivali.
Dopo un 2015 da protagonista nel Mapfre Team Mahindra, con compagni di squadra gli spagnoli Jorge Martin e Juanfran Guevara, il piemontese mise in mostra l’assoluta capacità di poter marcare podi e trionfi nel Motomondiale. Arrivarono puntuali nell’annata successiva. Ad Assen si aggiudicò la prima vittoria nel Motomondiale. Replicò in Malesia, conquistando 145 punti e il quarto posto in classifica. Valentino Rossi posò gli occhi su Pecco dopo i primi trionfi nella classe cadetta.
Nel 2017 il Dottore gli propose di entrare nella sua Academy. Franco Morbidelli aveva già esordito ai massimi livelli sotto la protezione della VR46, ma con Pecco si superarono. Fu messo nelle migliori condizioni nello SKY Racing Team VR46, alla guida di una Kalex, in Moto2. Concluse il primo anno con 4 podi. Nel 2018 arrivò il primo riconoscimento iridato. Pecco dominò il campionato, attirando le attenzioni della casa di Borgo Panigale.
Valentino Rossi, raramente, non ha avuto la giusta intuizione su un pilota. Pecco Bagnaia venne catapultato in MotoGP in sella alla Desmosedici del team Pramac. Per anni ha avuto difficoltà a tenere il passo del suo teammate Jack Miller, ma con il passaggio sulla Rossa lo ha demolito. Il piemontese si è aggiudicato gli ultimi due titoli mondiali in top class. Ne è stato felice anche Valentino Rossi che ha visto la sua sigla tornare sul tetto del mondo nel 2022 e nel 2023.
L’accordo nell’Academy del Dottore prevede che i giovani, durante il loro percorso di crescita, non debbano pagare soldi, ma al primo contratto di almeno 50mila euro all’anno, devono versare il 10% dei guadagni alla scuola VR46 e continuare a sfoggiare la sigla su tuta e casco. Pecco Bagnaia è orgoglioso di continuare a diffondere il verbo del numero 46 nel mondo. Tanti altri giovani, guardando le gesta di Pecco Bagnaia, saranno motivati ad entrare nell’Academy in futuro.
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