Tuttomotoriweb è stato presente ai recenti Electric Days a Roma e ha intervistato in esclusiva Alessandro Lago, direttore editoriale di Motor1.com e InsideEVs.it.
Nel weekend che è andato dal 7 al 9 giugno, si sono tenuti a Roma gli Electric Days. Un evento che si è sviluppato nella zona del laghetto dell’EUR e ha visto la partecipazione oltre che di grandi artisti anche di tantissimi marchi che hanno portato a battesimo le proprie creazioni elettriche. Fiore all’occhiello la presenza del nuovo SUV targato Alfa Romeo: la Junior.
Noi di Tuttomotoriweb.it eravamo presenti all’evento e abbiamo avuto modo di intervistare in esclusiva Alessandro Lago, direttore editoriale di Motor1.com e InsideEVs.it, testate promotrici dell’evento. A lui abbiamo chiesto un’opinione sulla transizione energetica che è in atto nell’automobilismo. L’intervista integrale, che qui di seguito vi proponiamo, la potete trovare anche sul canale della nostra WebTV: TvPlay. Durante la 3 giorni degli Electric Days, secondo i dati ufficiali, sono arrivate 107mila persone. Un numero mostruoso che dimostra la bontà del progetto.
Un commento su questi Electric Days
Electric Days, seconda edizione, mai così grande. Siamo sempre intorno al laghetto dell’EUR, quartiere a su della Capitale, ma la manifestazione è cresciuta perché si è allargata alla municipalità. Prendiamo tutta via d’America e l’abbiamo trasformata in un villaggio dove le persone potranno vedere, toccare e poi provare tutte le tecnologie di elettrificazione: ibride, plug-in, elettriche e noi naturalmente cercheremo di guidare le persone alla scelta della tecnologia più conveniente rispetto alle loro esigenze di mobilità.
Tutto questo in un contento di divertimento perché abbiamo voluto organizzare una grande festa qui sulle sponde del laghetto, in collaborazione con il Comune di Roma, e fare la notte bianca. Il villaggio è tutto aperto per consentire alle famiglie, persone di ogni età di vivere un weekend di festa all’insegna della transizione ecologica spiegata divertendosi.
Perché proprio Roma per questa manifestazione?
Roma è la capitale. Sicuramente eventi di questo tipo qui sono più rari, sono più difficili, eppure abbiamo un quartiere come quello dell’EUR che è urbanisticamente perfetto. A livello di grandezza è grande come Milano, ma ha una conformazione per numero di strade, parchi e parcheggi e anche nei servizi di metropolitane incredibilmente invidiabile. Ci sono 3 metro che lambiscono la zona e quindi ci si può arrivare facilmente. Poi c’è questo polmone verde del laghetto dell’EUR.
In pochi lo conoscono, perché anche quando si viene a Roma non si viene a visitare il laghetto dell’EUR, ma è un’infrastruttura bellissima costruita per le Olimpiadi di canottaggio che fa da cornice a questo spettacolo e potrebbe farlo per tanti altri spettacoli.
Cosa rispondi a chi è scettico sull’elettrico?
Lo scetticismo sull’elettrico è tanto, è montante. Negli ultimi 12 mesi l’abbiamo sentito tanto anche noi. Per questo abbiamo coniato il termine contro-transizione come corrente un pochettino psicologica e sociale con cui tutti quanti ci facciamo un po’ prendere dal negativismo nei confronti del tema. La facile battuta sul fatto che l’auto elettrica non arriva abbastanza lontano o la supposizione sul fatto che possa incendiarsi. Tutte quelle paure, quei timori spesso alimentati da fake news, sicuramente sono difficili da scardinare. Noi crediamo che bisogna insistere sulla spiegazione.
Non si può spiegare una tematica complessa con scorciatoie e noi proviamo a farlo accompagnando, insistendo e facendo divertire le persone. L’abbiamo imparato da piccoli, divertendosi si impara meglio.
Perché in Italia si è più resistenti alla transizione ecologica?
Gli italiani hanno una resistenza più forte degli altri, lo dicono i numeri. Io mi sono interrogato sulle ragioni culturali. Noi siamo più resistenti alle cose che viviamo come un’imposizione. Poiché questa transizione ecologica è stata comunicata come un qualcosa di necessario per legge, noi tendiamo a ribellarci più facilmente. Dobbiamo capire che è nell’interesse di tutti. Non c’è un potere forte più grande di un altro. Semmai il potere forte, quello vero, ci vorrebbe tenere legati ai combustibili fossili. Bisogna cercare di affrontare la cosa in positivo. Guidando auto ibride o elettriche ci si rende conto subito in realtà che si guida meglio.
Quale sarà il futuro degli Electric Days?
Vogliamo farli crescere. Questa è la seconda edizione aperta il pubblico. Abbiamo preso un pezzo più grande del parco dell’EUR. Potremmo prenderlo tutto? Chissà, vedremo. Sicuramente vogliamo più partecipazione, delle aziende, ma anche della politica. Con le istituzioni si può far crescere questo evento. L’importante è farlo diventare una grande festa popolare. Perché se si vuole parlare alla pancia delle persone che oggi brontola sul tema dell’elettrificazione bisogna fare una grande festa tutti quanti insieme.
La politica sta facendo abbastanza in merito alla transizione ecologica?
La politica purtroppo segue la pancia del popolo. Se il popolo in questo momento ha mal di pancia, la politica tende ad assecondare le persone. Questo è un problema perché la politica dovrebbe guidare scelte un po’ più consapevoli. Quindi la risposta è no. Oggi la politica in un certo senso alimenta la paura e non approfondisce le ragioni e questo è un pericolo perché non aiuta ad avere lungimiranza
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