La Ferrari #50 si è imposta alla 24 ore di Le Mans, a seguito di un finale thrilling che riporta la Rossa sul tetto del mondo.
Uno scenario che sino a poco più di un anno fa sembrava utopia pura, si è invece trasformato nella più bella delle favole. La Ferrari 499P ha bissato il successo del 2023, imponendosi ancora alla 24 ore di Le Mans, ottenendo l’11esimo successo del Cavallino nella gara più bella del mondo, salendo a -2 dall’Audi. Questa volta, è stata la #50 ad imporsi, con il trio composto da Antonio Fuoco, Nicklas Nielsen e Miguel Molina, che in questo anno e mezzo nel FIA WEC avevano ottenuto tante pole position grazie al calabrese, ma la sfortuna li aveva sempre privati del successo.
Nei giorni precedenti alla gara, Fuoco aveva affermato di credere nel successo, che sarebbe stato la giusta ricompensa alle tante occasioni perse, non per colpa sua ovviamente. La Ferrari ha battuto la Toyota nel modo più incredibile ed imprevedibile, con Nielsen che ha tagliato il traguardo con appena 14 secondi di vantaggio su José Maria Lopez, che sino ad un’ora dal termine sembrava avere la vittoria in pugno. Tutto si è risolto in una maniera impensabile, con uno scenario sfavorevole ai ragazzi del Cavallino che è stato ribaltato nel successo più bello.
Ferrari, la gestione del finale è stata un capolavoro
La Ferrari ha sempre occupato le posizioni di vertice della 24 ore di Le Mans targata 2024, con la #50 e la gialla, la #83 di AF Corse, costantemente in lotta con Toyota e Porsche. La vettura di Robert Kubica, Yifei Ye e Robert Shwartzman è stata costretta al ritiro da un problema elettronico, ed è così che solamente le Rosse ufficiali sono rimaste in lotta, anche se la #51 ha sempre avuto un passo meno competitivo.
A poco meno di due ore dal termine, Nicklas Nielsen era al comando davanti ad José Maria Lopez, con circa 25 secondi di vantaggio. Tuttavia, le telecamere hanno iniziato ad inquadrare la #50 con la portiera di destra aperta, ed il direttore di gara ha chiesto alla vettura di rientrare per chiuderla, per motivi di sicurezza. A quel punto, tutto sembrava deciso, con la Toyota in controllo della situazione, ma è proprio lì che la situazione si è iniziata a rivelare favorevole per la Rossa.
Infatti, è iniziato un processo di gestione del carburante tramite dei settaggi precisi che l’ingegnere comunicava al pilota danese, permettendo cosi alla Ferrari di testa di evitare lo splash-and-go finale, gestendo il vantaggio sulla Toyota. Dal momento della sosta per la chiusura della porta in poi, la 499P ha effettuato solo un pit-stop in oltre un’1h45′, mentre la Toyota ne ha dovuti effettuare due.
Tutto ciò è stato possibile proprio grazie alla gestione ottimale effettuata da Nielsen, che guidato dal muretto ha iniziato un’accurata gestione basata su un target lap time. Pensate che il danese ha tagliato il traguardo con solo il 2% di energia a disposizione, il che significa che se ci fosse stato un altro giro, non avrebbe visto la bandiera a scacchi. Ma stavolta tutto è andato alla perfezione.