Le auto cinesi fanno discutere per i loro prezzi bassi, soprattutto quelle elettriche. Cerchiamo di capire il motivo di questi vantaggi.
In un periodo non certo facile per il settore delle quattro ruote, a farsi largo nel mercato sono state le auto cinesi, grazie a dei costi d’acquisto molto bassi, soprattutto nelle elettriche, chiaramente facendo il paragone con quelle europee e provenienti dal resto del mondo. Le vetture che provengono dal paese del Dragone hanno un netto vantaggio sulla concorrenza globale sul fronte dei prezzi, e questo fa la differenza nel momento dell’acquisto.
Ma quali sono i motivi dei prezzi bassi delle auto cinesi? Potremmo banalizzare parlando di un vantaggio tecnologico acquisito nella produzione delle batterie se si parla delle BEV, ed il motivo principale è a tutti gli effetti quello, anche se ci sono anche altri fattori da analizzare. Quel che è certo è che le auto Made in China sono ben più convenienti, arrivando a preoccupare e non poco le case costruttrici nostrane.
Auto cinesi, i prezzi bassi fanno la differenza
Secondo quanto riportato sul sito web “Motor1.com“, sino al 2015 le auto elettriche cinesi costavano il 37% in più rispetto a quelle europee ed il 26% in più se paragonate a quelle statunitensi. Ciò significa che meno di un decennio fa, le BEV del paese del Dragone non erano per nulla convenienti, e risultavano essere tra le più costose al mondo, un dato che va in totale controtendenza con ciò che vediamo da qualche anno.
Oggi, infatti, il prezzo medio di un’auto elettrica prodotta in Cina è di 31.165 euro, contro i 66.864 euro dell’Europa ed i 68.023 euro degli Stati Uniti d’America. E tutto questo, ovviamente, porta la clientela a puntare sul prodotto cinese, con i costruttori dello stato asiatico che stanno così conquistando delle importanti quote di mercato, con una velocità impressionante. Ma a questo punto, quali sono i motivi per il quale risultano essere così economiche? Andiamo a scoprirlo.
A fare la differenza sono la regolamentazione ed il costo del lavoro, con i sussidi statali offerti dal governo cinese che hanno dato una bella mano, causando anche le polemiche dei brand europei, cosa che ha portato all’avvio dell’indagine anti-dumping. Inoltre, la manodopera del paese è molto bassa, senza contare le grandi capacità tecnologiche che ci sono in Cina, che hanno portato ad un netto vantaggio sul fronte dello studio e della produzione delle batterie.