Valentino Rossi non è solo una leggenda delle due ruote, ma anche un brand noto in tutto il mondo. La sua società VR46 è in crisi.
Il ritiro di Valentino Rossi dalla MotoGP è avvenuto ormai due anni e mezzo fa, e la sua assenza si fa ancora sentire. Il “Dottore” non ha di certo chiuso con il mondo del motorsport, visto che gareggia adesso in auto con la BMW M4 GT3 del team WRT, con la quale ha anche esordito alla 24 ore di Le Mans. Inoltre, gestisce il team Pertamina Enduro VR46 che corre in MotoGP, con Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio nel ruolo dei piloti.
Va detto che anche per personaggi del calibro di Valentino Rossi possono arrivare periodo più complicati, ed è proprio ciò che sta accadendo in relazione ad una sua società. Per la VR46 prosegue infatti una fase molto negativa, ed ora andremo ad analizzare nel dettaglio ciò che sta accadendo. Il pilota di Tavullia è chiamato a trovare in fretta una soluzione che sia funzionante.
Valentino Rossi, brutte notizie per la VR46
Secondo quanto riportato dal sito web “Affariitaliani.it“, la crisi della VR46 Racing Apparel di Valentino Rossi sarebbe senza fine, e stiamo parlando della società dove sono impegnate ben 45 persone. Ci si aspettava un 2023 di ripresa vista la fine del periodo Covid-19, ma in realtà, le cose non sono affatto andate in questo modo. I ricavi su base annua sono crollati da 13,4 a 9,3 milioni di euro, anche se il disavanzo è stato rimesso in pari dall’assemblea di soci, che ha attinto dalle riserve.
Uno dei motivi dei ricavi più bassi, si legge in quanto reso noto dalla società anche alla mancanza di nuovi eventi, dal momento che Jovanotti non ha organizzato qualcosa di nuovo dopo il Jova Beach Party del 2022, ma anche le vendite del merchandising hanno risentito di alcune commesse non rinnovate o chiuse anticipatamente, come la Blue Paddock della Yamaha o la collezione della Suzuki.
Dunque, per la società di Valentino Rossi non è affatto un momento positivo, ed il 2023 non ha portato a quel passo in avanti in cui si poteva sperare. Il 2024 dovrà essere l’anno della svolta, altrimenti si addenserebbero nubi sempre più nere all’orizzonte. Un aspetto che potrebbe non aiutare è il fatto che dal suo ritiro dalla MotoGP gli anni cominciano a passare, e la febbre per il “Dottore” iniziare a scendere.