Auto elettriche, i costruttori ci ripensano? Ecco il perché dell’inversione di tendenza

Le auto elettriche non ottengono i risultati sperati, ed è così che i marchi stanno tornando indietro. Proviamo a scoprirne i motivi.

Quello delle auto elettriche è diventato un vero e proprio tabù, un serio problema da affrontare con le case automobilistiche che hanno, evidentemente, fatto male i calcoli. Le BEV non riescono a prendere il volo, ed anche il 2024 è stato un anno sino ad oggi negativo per questa tecnologia, che non trova il modo per uscire dall’anominato, un problema non da poco per i costruttori, autori di investimenti da centinaia di milioni, se non di miliardi, di euro e dollari per la conversione della produzione, ma non solo.

Auto elettriche cambio idea
Auto elettriche brutte notizie – Tuttomotoriweb.it

Anche a livello pubblicitario, troviamo sempre più spot sulle auto elettriche, mentre quelli di vetture a benzina o a gasolio sono ormai merce rara, se non introvabile. Nonostante la propaganda, le vetture ad emissioni zero continuano a non vendere, o farlo in maniera troppo ridotta. E forse è proprio questo uno dei grandi problemi, ovvero l’essere quasi costretti ad acquistarne una, ma nel frattempo, i costruttori stanno rivedendo i propri piani, costretti dalla scarsa domanda dei clienti per l’elettrico.

Auto elettriche, il motivo del cambio di vedute

Le auto elettriche vendono poco, e questo è chiaramente un dramma per i costruttori, che dopo aver deciso di puntare quasi tutto su di loro, facendo investimenti in chiave futura, ma che non stanno dando risultati. La conferma di questo passo indietro arriva dalla mossa di Mercedes, che ha dichiarato di voler produrre motori termici ed ibridi anche oltre il 2030, così come farà anche la Ford, almeno per l’Europa.

Mercedes elettriche grande crisi
Mercedes elettriche in mostra (Mercedes) – Tuttomotoriweb.it

Inoltre, l’Audi aveva fatto sapere di voler interrompere la produzione di veicoli termici a partire dal 2026 (fatta eccezione per la gamma sportiva e più costosa RS), ma anche ad Ingolstadt hanno dovuto rivedere i loro piani, continuando a puntare anche sui motori tradizionali. La Mercedes ha giustificato il suo cambio di vedute parlando di una parità di prezzo tra auto elettriche e termiche che è ancora troppo lontana, e che rende impossibile una sana concorrenza.

In sostanza, i costi di produzione sono ancora troppo elevati, e non permettono di abbassare i prezzi di listino. Inoltre, negli USA c’è una grande preferenza per i veicoli ibridi, mentre le full electric continuano a far fatica. Vedremo se, alla luce di questo passo indietro da parte dei costruttori, l’Europa deciderà di portare più in avanti il ban per i termici, previsto, in termini di produzione e di vendita, previsto per il 2035.

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