Alvaro Bautista sta vivendo una stagione ricca di alti e bassi, dopo due annate da te. La sua analisi tradisce una insofferenza a causa della difficile condizione in cui si è trovato nel 2024.
In sella ad una V4 Panigale da sogno il bicampione del mondo della Superbike si era abituato bene. Con poca concorrenza interna nelle ultime due annate non aveva fatto fatica a vincere con largo anticipo il campionato. Gli avversari diretti non erano messi nelle condizioni di lottare, stabilmente, per la vittoria.
Nel 2024 c’è stata una rivoluzione totale con il passaggio in Yamaha di Jonathan Rea e la scommessa vinta da Toprak Razgatlioglu che ha sposato il progetto della BMW. Bautista è stato limitato anche da nuove disposizioni tecniche sul peso che hanno influito, pesantemente, nelle prime uscite stagionali. La Ducati è ancora il mezzo più forte in pista, come dimostrano i piazzamenti al vertice della classifica piloti di Nicolò Bulega e Alvaro Bautista, tuttavia Toprak da leader sta dimostrando che il pilota può ancora fare una grande differenza. Lo spagnolo della Ducati si è sentito defraudato, ingiustamente, di una posizione di vantaggio per i nuovi standard di peso introdotti dai vertici della categoria.
Il numero 1 si è ritrovato in squadra un motivatissimo Bulega, campione del mondo 2023 in Supersport, che ha avvertito il feeling giusto sulla V4 Panigale. La Rossa di Bautista è stata appesantita per riequilibrare il suo vantaggio di peso. Un qualcosa che non si era mai visto prima nel campionato delle moto derivate di serie e che ha infiammato la sfida per il Mondiale 2024.
Bautista non riesce più a fare la differenza che aveva marcato nelle ultime due stagioni in SBK a causa delle nuove regole. In occasione di una intervista riportata da AS il centauro spagnolo ha annunciato: “Non posso fare nulla perché questo è il regolamento ed è meglio non pensarci. Inoltre questa è la moto ed è quella con cui devo lottare, indipendentemente dal fatto che sia più pesante o meno. La mia priorità è trovare un buon assetto, mentre mentalmente preferisco non pensare che questa regola sia contro di me, ma solo per equilibrare il campionato”.
Il suo contratto scadrà al termine del 2024 e a 39 anni il nativo di Talavera dovrà riflettere sul suo futuro con attenzione. “Non ho una scadenza per ora. Dopo questo fine settimana ci ho ripensato e ho in mente alcune priorità, la prima è capire perché non ho la fiducia che avevo un anno fa. Questa è l’unica cosa a cui penso, anche perché nessuno mi ha chiesto cosa voglio fare. Prima di Donington parlerò, consapevole che non sto recuperando la differenza”, ha analizzato Alvaro.
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