Oggi vi parleremo di un’Audi che ha fatto la storia del mondo delle quattro ruote, un gioiello rivoluzionario che tutti sognavano.
Tra i marchi premium più adorati dalla clientela, l’Audi occupa una posizione di vertice, producendo, da sempre, dei modelli noti per il mix eccezionale di prestazioni, qualità dei materiali, bellezza del design ed affidabilità. La vettura di cui vi vogliamo parlare oggi è la 100 C3, un vero capolavoro stilistico che rivoluzionò il settore. Secondo la gran parte degli esperti, fu un’auto che era vent’anni avanti a tutti, e che diede origine all’epoca contemporanea dell’automotive.
La sigla interna del progetto era Typ 44, e fu la terza generazione dell’Audi 100, una vettura di fascia alta che venne prodotta da 1982 al 1991, mentre in Cina, fu realizzata su licenza sino al 2002. Il progetto venne imbastito in piena crisi petrolifera negli anni Settanta, quando era stata da poco lanciata la seconda generazione della 100, e l’obiettivo era quello di creare un modello che fosse ancor più innovativo, in anticipo sui tempi. E c’è da dire che, vedendo i risultati e la considerazione che ancora oggi si ha di quest’auto, il risultato fu pienamente raggiunto.
Audi, il mito della strepitosa 100 C3
La presentazione ufficiale dell’Audi 100 C3 avvenne il 23 di agosto del 1982, e sin da subito si notò che il design era in completa rottura con quello delle due generazioni precedenti. Si basò il progetto sull’ottimizzazione aerodinamica, e fu proprio quest’auto che portò la downforce ad essere un punto di riferimento anche nelle vetture stradali, e non solo nel mondo delle corse. Rimase “classica” solamente l’impostazione generale del corpo vettura, una tre volumi a quattro porte.
Le linee erano più cuneiformi, dotate di una coda alta e squadrata, mentre le superfici erano bombate, sia sulla fiancata che sul tetto, ed il frontale era piuttosto inclinato. Il cofano motore, invece, assumeva una forma spiovente. Tante le carenature in plastica, mentre tra le caratteristiche più innovative, figuravano le superfici vetrate laterali, al filo con la carrozzeria, che davano l’idea di un’auto figlia del vento.
Per quanto riguarda i motori, il più potente generava la spinta massima di 136 cavalli, un risultato eccellente per l’epoca, ed era a benzina. Vi era anche un’alternativa a gasolio, con 70 cavalli di potenza massima. Lo stile di questa Audi 100 C3 è ricordato con affetto ancora oggi, una vettura che ha scritto la storia del settore automotive, che ha ispirato le linee dei modelli moderni. Il successo fu totale.