L’agente 007 è diventato iconico sul grande schermo anche grazie all’eleganza e alla potenza della vettura inglese. Oggi si è scoperto che il regista avrebbe potuto optare per una rivale tedesca.
Il personaggio di James Bond, per come lo abbiamo imparato a conoscere nella mitica saga di Fleming, avrebbe potuto essere diverso se solo avessimo assistito ad un inseguimento a bordo di un masterpiece teutonico. L’Aston Martin ha fatto la fortuna dell’agente segreto più noto al mondo e viceversa. Le iconiche vetture di Gaydon hanno assunto un fascino quasi mistico, grazie all’apparizione al cinema nelle mani di Sean Connery.
Ian Fleming ha interpretato la vita di James Bond sulla base del lusso sfrenato e del glamour. La passione per le vetture sportive era, direttamente, proporzionato al fascino che influisce sulle donne conquistate nel corso delle sue rischiose missioni. Il personaggio di James Bond, probabilmente, non sarebbe stato attraente neanche la metà se avesse guidato una vettura diversa dall’Aston Martin. La DB5 divenne il non plus ultra, grazie all’interpretazione di Sean Connery.
La coupé di Gaydon divenne un’auto generazionale sul set di Thunderball del 1965. Ecco quanto vale oggi. Tornò protagonista con Pierce Brosnan in GoldenEye nel 1995 e nella pellicola Il domani non muore mai (1997) e Il mondo non basta (1999). L’Aston Martin non ha abbandonato nemmeno Daniel Craig, protagonista nei capitoli Casino Royale (2006), Skyfall (2012), Spectre (2015) e No Time To Die (2021). La vettura argento aveva delle mitragliatrici dietro gli indicatori di direzione anteriori, speroni per tranciare le gomme, scudo antiproiettile estraibile dal bagagliaio dietro il lunotto posteriore, scanner radar, rostri dei paraurti che per colpire le rivali, targhe intercambiabili, getti d’olio nascosti dietro i fanalini posteriori per far sbandare gli inseguitori.
L’auto mai avuta da James Bond
L’auto dell’Agente 007 sarebbe potuta essere una freccia d’argento. La Mercedes 300 SL “Ali di gabbiano” era considerata la prima supercar dell’industria tedesca, ed era dotata di un motore sei cilindri da 3,0 litri a iniezione meccanica diretta che sprigionava 243 CV. La vettura raggiungeva 243 km/h. Avrebbe offerto la medesima immagine di successo a James Bond?
Bond non ha mai guidato una Mercedes 300 SL nel romanzo, ma nemmeno una AM. Guidava, infatti, una storica Bentley. Quando Fleming si trovò a scegliere la vettura ideale per rappresentare sul grande schermo l’agente inglese preferì il patriottismo. L’iconica vettura di Gaydon avrebbe valorizzato i valori britannici rispetto alla Mercedes, con quel tocco di sportività che mancava alla Bentley.