Schumacher, dramma per la famiglia: è stata fatta una cosa orribile

Non c’è pace per Michael Schumacher e la sua famiglia, che da oltre un decennio combatte per la sua privacy. Ignobile quanto accaduto.

La vita di Michael Schumacher è drasticamente cambiata il 29 di dicembre del 2013, quando cadde impattando contro delle rocce sulle nevi di Meribel, mentre trascorreva le vacanze natalizie con la sua famiglia. Da quel momento in poi, il Kaiser di Kerpen non è più riapparso in pubblico e non si è mai realmente ripreso, effettuando un lungo tentativo di riabilitazione presso la propria abitazione, dopo aver trascorso in ospedale i primi mesi della sua degenza.

Schumacher estorsione famiglia
Schumacher ai tempi della Mercedes (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

In questo lungo periodo, ormai lungo oltre 10 anni, ne sono state dette di cotte e di crude sullo stato di salute di Schumacher, che è sempre stato tenuto segreto dalla moglie Corinna e dai suoi familiari. Nelle ultime ore, è emersa la notizia di una tentata estorsione ai danni dei cari del sette volte campione del mondo, che per fortuna è stata sventata dalle autorità. Scopriamo cosa è accaduto.

Schumacher, sventato il tentativo di estorsione

L’episodio avvenuto ai danni di Michael Schumacher e della sua famiglia ha del paradossale, ma purtroppo è tutto realmente accaduto. Mercoledì scorso, 19 di giugno, le forze dell’ordine della città di Wupperthal, in Germania, hanno arrestato due uomini, rei di aver tentato di estorcere un’importante somma di denaro ai cari del sette volte iridato. La notizia è stata riportata dalla “Bild“, e ci dispiace segnalare che non è la prima volta, nel corso di questi anni, che avvengono fatti di questa gravità, ai quali non vorremmo mai abituarci.

Michael Schumacher ancora attaccato
Michael Schumacher ai tempi della Ferrari (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Qualche tempo fa, per la precisione, nel 2017, un pittore minacciò di fare del male ai figli di Schumacher nel caso in cui non gli fosse stata consegnata la cifra di circa 900 mila euro, ma commise un grave errore. L’uomo, se così si può definire un essere di questo tipo, fornì le proprie coordinate bancarie nella mail che aveva fatto recapitare alla famiglia, e fu rintracciato ed arrestato.

Egli venne condannato ad un anno e nove mesi di libertà vigilata, subendo anche una multa di 4.500 euro, oltre a 50 ore di servizi sociali ed anche una terapia psichiatrica. La speranza è che la macchina del fango, prima o poi, si possa fermare, e che sulla famiglia del tedesco possa regnare la pace più assoluta. E chissà che un giorno, in un futuro non troppo lontano, anche la salute di Michael non possa migliorare.

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