La Ferrari ha deluso e non poco a Barcellona, con sviluppi che non funzionano, discussioni tra i piloti e strategie cervellotiche.
Per la Ferrari è tempo di riflessioni in chiave futura, per uscire da un loop che sembra non avere fine. Ancora una volta, il Cavallino è uscito con le ossa rotte dal fine settimana di Barcellona, dove la SF-24 ha messo a nudo tutti i suoi punti deboli, dimostrandosi la quarta forza in campo. Oltre ad aver perso abbondantemente il confronto con Red Bull e McLaren, è risultato umiliante il fatto di essere stata battuta dalla Mercedes, sino a Monaco ben lontana dalle performance della casa di Maranello.
Tra Imola e Barcellona, la Ferrari ha portato in pista due importanti pacchetti evolutivi, che però non hanno dato i risultati sperati. La Rossa è precipitata ed a Barcellona è stato sbagliato tutto il possibile, come la gestione del duello tra Charles Leclerc e Carlos Sainz, così come le strategie, non certo brillanti. Ed un ex ingegnere del Cavallino lo ha fatto notare chiaramente.
Ferrari, ecco il parere dell’ingegner Luigi Mazzola
Dopo la gara, sul canale “SKY Sport F1” è andato in scena il consueto appuntamento con il programma Race Anatomy, dove la pessima prova della Ferrari è stata tra i principali temi di discussione. Luigi Mazzola, ex responsabile della squadra test del Cavallino, è stato duro sulla strategia attuata dalla Rossa, mentre non ha calcato troppo la mano sugli sviluppi.
Ecco cosa ha dichiarato: “Si sapeva che Barcellona non fosse una pista da una sola sosta, ma nemmeno da un primo stint lungo. Partire con la gomma Soft e tanta benzina a bordo non ha alcun senso. Occorreva creare una situazione aggressiva, anticipare la sosta di un giro ed avere gomme sempre performanti. Non sto qui a criticare le scelte delle gomme bianche nel finale, ma credo che la lunghezza del primo stint sia stata da fuori di testa, questo mi sento di dirlo“.
Mazzola ha poi commentato gli sviluppi portati dalla Ferrari, che di certo non hanno esaltato le prestazioni della SF-24: “In F1 ci sono prestazioni relative, perché se un team porta degli sviluppi, nel tentativo di far andar meglio la macchina, e gli altri fanno altrettanto, occorre vedere chi è riuscito a migliorare più di tutti. Quando si dice di portare sviluppi è una cosa positiva, ma è chiaro ma occorre sempre compararsi con gli altri. Non mi sento di dire che vadano bocciati, vediamo come andranno avanti con il lavoro. La Red Bull sta soffrendo, per me è successo qualcosa“.