La Scuderia Ferrari ha deluso le aspettative, anche nel 2024, nonostante una wing car totalmente nuova. La polemica sta divampando sui mass media.
Era bastato mezzo sussulto ad Imola per gridare al miracoloso pacchetto di aggiornamenti della Scuderia Ferrari. Quella parte di stampa, accecata dal tifo, si è presto ricreduta sulla bontà degli sviluppi della SF-24. Oggi nessuno è pronto a difendere l’evoluzione tecnica della Rossa. Sono bastati due successi, uno di Sainz in Australia e uno di Leclerc a Monaco, per far esultare Vasseur nel Principato, con tanto di tuffo pirotecnico annesso, come la vittoria di un Mondiale.
Dopo oltre 15 anni di mancati successi a Maranello basta poco per far partire il trenino della festa. La Ferrari ha atteso, come sempre troppo tempo, prima di capire che il progetto originario di auto ad effetto suolo fosse fallimentare. Già nel 2023 squadre come la McLaren che erano partite malissimo si erano riprese, rivoltando come calzini gli originali progetti tecnici. La Ferrari oggi non eccelle né sul giro secco, dove Leclerc ha sempre fatto la differenza, né sul passo gara.
La SF-24, anche dopo gli aggiornamenti, è una monoposto debole in tutti gli aspetti tecnici. Si tratta di una vettura che avrebbe avuto anche del potenziale se avesse avuto dei margini di crescita, qualitativamente, superiori. Invece, senza proclami, la concorrenza è cresciuta a vista d’occhio e la Rossa si è involuta. A Barcellona, da sempre una galleria del vento a cielo aperto per le vetture di F1, sono emersi i veri valori. La squadra italiana ha chiuso alle spalle di tre scuderia, palesandosi come quarta forza.
Il commento di Turrini sulla Ferrari
Negli scarichi della RB di Verstappen sarebbe dovuta esserci la Rossa, ad inizio anno seconda forza in modo chiaro. Gli avversari, invece, hanno accorciato il gap e ora sono davanti. Se solo Piastri non fosse altalenante e la RB avesse una seconda guida non in confusione, il risultato finale in Spagna sarebbe potuto essere un settimo ed un ottavo posto. A dir poco inaccettabile per una squadra con l’ambizione di lottare per il massimo traguardo, a maggior ragione con l’inserimento di Lewis Hamilton dal 2025.
Il giornalista Leo Turrini, noto insider a Maranello, ha sparato a zero sulla qualità del lavoro portato avanti della Scuderia. “A Barcellona in pole c’è Norris con McLaren. Davanti a Verstappen, che non vedo come possa perdere questo mondiale. Per i suoi meriti personali, nel senso che Red Bull ha smesso di essere dominante. […] Poi ci sono le Mercedes. […] Le due Ferrari occupano la terza fila. Cioè, cronometro alla mano, Leclerc e Sainz stanno dietro a tre scuderie. Qui ci sarebbe da sviluppare un lungo e complicato discorso sulla qualità, chiamiamola così, degli sviluppi usciti dalle officine di Maranello“, ha spiegato Turrini nel suo blog Profondo Rosso.