Se un centauro riuscisse ad andare oltre alla concezione tradizionale di due ruote, troverebbe molto gusto nel guidare l’ultimo progetto Yamaha.
La casa di Iwata ha abituato i propri clienti ad innovazioni spettacolari. Non tutte le ciambelle riescono con il buco, ma se parliamo di mezzi a tre ruote i tecnici giapponesi possono mandare a scuola la concorrenza. Nella gamma Yamaha sono presenti sia moto che scooter a tre ruote per rispondere ad elevati standard di sicurezza.
La Niken GT, esteticamente, potrebbe essere ricordata come una delle moto più funzionali e brutte di sempre. Sul piano estetico non ci si può nascondere dietro ad un dito e, certamente, non stiamo parlando di un capolavoro di design che spingerebbe un qualsiasi centauri a gridare: “wow, la voglio”. La Yamaha ha, decisamente, cambiato i paradigmi storici del mondo delle due ruote per commercializzare una versione GT della sua Niken.
Lo stile di guida e le performance raggiungono dei livelli elevatissimi. Le forcelle sono montate “fuori bordo”, cioè all’esterno delle ruote anziché all’interno. Il nome Niken deriva da un termine giapponese che significa “due spade”, riferendosi al movimento delle due ruote anteriori come se fossero due lame di una spada. Tutto molto cool ma dal suo lancio all’EICMA non ha trafitto il cuore degli appassionati, abituati ad un concetto di sportività tradizionale. L’Harley ha aperto la strada ai mezzi a tre ruote.
Yamaha, la versione GT della Niken
La versione pepata vanta un tre cilindri CP3 di ultima gen, il medesimo montato sulle MT-09 e Tracer 9. La cilindrata è schizzata a 890 cm3. Il motore, nel montaggio, è stato inclinato in avanti di 5° per una migliore distribuzione dei pesi. Il telaio è stato modificato, ridisegnato nelle sezioni centrali per adattarsi al nuovo propulsore. Al posteriore c’era un nuovo leveraggio che garantisce una guida più fluida e un comportamento migliore delle sospensioni nell’utilizzo con il passeggero.
Non manca l’acceleratore ride-by-wire e una frizione assistita dall’azionamento dolce. Tre le riding mode: Sport, Street e Rain. La dotazione si completa con un parabrezza regolabile con una sola mano, una sella più confortevole, un cruscotto con un display a colori da 7 pollici e le borse laterali rigide. L’elettronica è stata spinta ad un livello superiore per un peso complessivo di 270 kg. Chi l’ha guidata è rimasto soddisfatto perché le due ruote anteriori aiutano in situazioni di scarsa aderenza. Si tratta di un mezzo che, estetica a parte, garantisce agilità e migliore controllo ai bassi regimi. Prezzo? Parte da 18mila euro!