Oltre 21 anni fa ci lasciava Gianni Agnelli. Il nipote del fondatore della FIAT prediligeva un modello iconico di supercar.
Il concetto globale di supercar si è evoluto, forse in peggio, ma anche quello dell’imprenditoria non ha aperto ad una eredità più solenne. “L’Avvocato”, come era chiamato da tutti anche senza il titolo, era un uomo con dei gusti ben precisi in materia di automobili. Ne ha guidate tantissime e ha avuto il piacere di vedere sviluppare la tecnologia sino al 2003, anno della sua scomparsa.
Gianni Agnelli ha lasciato un profondo vuoto. Ha avuto auto magnifiche. La sua visione imprenditoriale, oggi affidata al nipote John Elkann, sarebbe stata vitale in una fase di rivoluzione totale dell’industria. Sotto la gestione dell’Avvocato la FIAT si è espansa con l’acquisizione dell’Autobianchi, della Lancia, della Ferrari, dell’Abarth, dell’Alfa Romeo, della Maserati e dell’Innocenti, sino a diventare il potente gruppo che poi si è unito a PSA per la creazione di Stellantis.
La primissima vettura di Gianni Agnelli
Da ereditiero il rampollo della famiglia piemontese ha iniziato a guidare dei gioielli sin da bambino. Non avevano un motore a combustione, naturalmente, ma erano dei giocattoli molto esclusivi. Si trattava di macchinine originali, create ad immagine e somiglianza delle vetture reali. In teoria, da bambino, il nipote di Giovanni avrebbe dovuto ricevere una FIAT in miniatura, ma preferiva l’eleganza francese.
Per aggirarsi nelle varie tenute della famiglia Gianni Agnelli adorava guidare una baby Bugatti. La Tipo 52 che riproduce in scala ridotta la mitica Tipo 35 da corsa faceva divertire i bimbi più fortunati dell’epoca. Tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento Gianni si divertiva a Villar Perosa con i suoi amici, come Roland Bugatti che guidava lo stesso gioiellino. Il figlio del fondatore del marchio francese divenne un grande amico di Gianni.
La Bugatti Tipo 52 era equipaggiata di un singolo motore elettrico da 12 volt con marcia avanti e retromarcia. L’impianto frenante aveva ceppi di legno espandibili sui tamburi anteriori e posteriori. La piccola vettura francese aveva una distanza tra le ruote di soli 1200 mm (47,2 pollici), ma venne poi aumentata a 1350 mm (53,1 pollici) per avere più spazi per le gambe. La vettura era lunga circa 1800 mm (70,9 pollici) in totale con una carreggiata di 625 mm (24,6 pollici). Pochi anni fa la Little Car Company con sede a Launton, in Inghilterra, ha avuto una licenza completa dal brand francese per riprodurre la Type-52 full electric in scala 3/4 per bambini.