L’ex presidente della Ferrari, Luca Cordero Di Montezemolo, può godersi una posizione da paura. Scopriamo, con un confronto, la ricchezza lasciata da Marchionne.
Cosa hanno in comune Sergio Marchionne e Luca Cordero Di Montezemolo? Sono stati entrambi i numeri 1 del Cavallino Rampante, prima di tutto, valorizzando il brand. Entrambi hanno avuto una visione industriale illuminata e, oltretutto, hanno saputo costruirsi una posizione economica invidiabile. Per il resto, dal punto di vista caratteriale, le due anime del business dell’Automotive non hanno avuto troppi tratti in comune.
Luca Cordero Di Montezemolo è stato un capo passionale. Viveva l’emozione di traghettare il brand lasciatogli in eredità da Enzo Ferrari con una visceralità che non hanno avuto i suoi successori. Era un elegante agitatore di folle, capace di addentrarsi nei meandri del Motorsport con una capacità analitica straordinaria, dettata anche dai suoi trascorsi in pista al volante di auto sportive.
Gli bastò farsi strada nell’ambito delle corse per farsi scegliere dal Drake, sempre alla ricerca di giovani con tanto entusiasmo, voglia di imparare e, soprattutto, di dimostrare. I numeri sono sempre stati dalla parte del bolognese che, dopo la laurea in legge ed alcune esperienze in studi legali, decise di seguire le proprie passioni. Arrivò a diventare un elemento cardine del muretto nei successi di Niki Lauda, sino a rappresentare il Cavallino, nel ruolo di presidente, nel quinquennio aureo firmato da Michael Schumacher. Ha accumulato un patrimonio importantissimo. Montezemolo ha ricevuto una cifra superiore ai 110 milioni di euro, oltre alla buonuscita di 27 milioni, solo dalla Ferrari.
La carriera dell’italo-canadese è paragonabile più a quella degli spietati manager americani. Un uomo che non si è mai fermato davanti alle avversità e che ha spinto tutti i membri delle sue aziende a dare il 101%. Ricordato in modo brutale da chi ci ha lavorato per anni, Marchionne è stato capace di salvare la FIAT, con l’intuizione della creazione del Gruppo FCA per poi puntare a riportare sul tetto del mondo la Ferrari.
Non riuscì a togliersi la soddisfazione di vedere vincere, in F1, Raikkonen e Vettel. Scomparse il 25 luglio 2018. Pochi mese prima, nel novembre del 2017, il magazine elvetico Bilanz stimava il patrimonio del numero 1 della casa modenese tra i 500 e i 600 milioni di franchi, cioè 455 – 545 milioni di euro al cambio attuale. La sua eredità è stata colta dall’attuale presidente della Ferrari, John Elkann che gode di una posizione economica, nettamente, superiore.
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