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Mercato

La citycar tedesca copia della FIAT Punto con motore Mitsubishi: un’auto da urlo

Published by
Antonio Russo

Nessuno si ricorda di questa utilitaria. Era una copia della FIAT Punto, ma era tedesca e aveva motori giapponesi Mitsubishi

Siamo in un periodo in cui le auto sembrano davvero tutte identiche. Colpa di progettisti che passano da un marchio all’altro, ma anche delle stesse Case che collaborando tra loro portano a partorire vetture tutte molto simili. Il motivo è naturalmente di natura economica perché avere più modelli con la stessa componentistica porta inevitabilmente ad un enorme risparmio da parte delle Case.

FIAT Punto (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

L’auto di cui parleremo in questo articolo però è una berlina compatta del segmento B che ha qualche anno sulle spalle. Stiamo parlando della Smart Forfour W454, una vettura in commercio dal 2004 al 2006 che ricordava tantissimo nelle forme la FIAT Punto. Certo la casa tedesca non è riuscita a replicare il successo della vettura italiana che in commercio invece c’è rimasta dal 1993 al 2018 in tre diverse serie.

Mercedes-Mitsubishi: guerra a causa della Smart Forfour

La Smart Forfour aveva una cellula di sicurezza Tridion scelta sia per fini prettamente di sicurezza che per una questione stilistica. Questa soluzione, infatti, permetteva alla vettura di avere 2 colori e richiamare quindi in un certo senso la Fortwo. Questo modello era direttamente imparentato con la Mitsubishi Colt, con quest’ultima condivideva addirittura circa il 60% della componentistica.

Smart Forfour W454 (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

All’epoca Smart per abbattere i costi si avvalse della tecnologia del colosso giapponese che si trovava in orbita Daimler in quel momento. Al momento del debutto fu venduta con 3 motorizzazioni, tutte a benzina e tutte di origine Mitsubishi. Di serie era fornito un cambio manuale a 5 marce, ma a richiesta si poteva avere anche uno automatico sequenziale a 6 rapporti. Gli allestimenti, invece, furono 3: Pure, Pulse e Passion.

La Smart Forfour all’epoca aveva un sistema elettronico di ottimizzazione frenata, una roba davvero inusuale per vetture di quel segmento a quei tempi. Inoltre nei crash test raggiunse l’ottimo risultato di 4 stelle proprio grazie alla cella Tridion. Dopo il lancio arrivò anche una versione turbodiesel, questa volta di derivazione Mercedes.

Pur essendo un’utilitaria si distinse sin dal primo momento per una dotazione davvero di altissimo profilo. C’erano addirittura versioni con impianto DVD e monitor nei poggiatesta anteriori. A causa del prezzo superiore alla media rispetto ai competitor però la vettura non ebbe il successo sperato. Videro la luce poche decide di migliaia di esemplari portando al ritiro dal mercato nel 2006. L’addio della Forfour portò anche ad un contenzioso tra Mitsubishi e Mercedes. I giapponesi, infatti, accusarono i tedeschi di essere stati “lasciati soli” nella costruzione della Colt. Il marchio di Stoccarda chiuse la questione pagando una penale e dando ai nipponici la produzione dei motori per la Fortwo W451.

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Antonio Russo

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