Il marchio Kia ha conosciuto un’enorme crescita in Europa, ed oggi vi parleremo di uno dei suoi segreti. Ecco chi si occupa dei motori.
La Kia Motors è un brand automobilistico che ha una lunghissima storia, e che affonda le proprie radici in un periodo molto buio per la storia dell’umanità, vale a dire la seconda guerra mondiale. Nacque infatti a Seoul, in Corea del Sud, nel 1944, quando il conflitto globale stava iniziando a volgere al termine. Il fondatore è Kim-Chul Ho, anche se, come molti altri marchi nati nella prima metà del Novecento, la produzione era inizialmente dedicata a dei componenti per le biciclette.
In seguito, il brand coreano avviò la produzione di moto ed autocarri, un indirizzo del tutto diverso rispetto a quello per cui sarebbe diventata famosa in tutto il mondo. La prima auto di casa Kia nacque nel 1970, la bellezza di 26 anni più tardi rispetto alla sua fondazione, ed era una Kia-Fiat 124, che fu venduta in appena 6.775 esemplari (che comunque all’epoca non erano così pochi come ci appare oggi), ed era spinta da un motore a benzina 1.2 di origini italiane, che spingeva sino alla potenza massima di 65 cavalli.
Per quanto riguarda il primo motore coreano, serve attendere sino al 1974, ben mezzo secolo fa, ed al giorno d’oggi, la situazione è molto cambiata rispetto a quei tempi. Infatti, la Kia fa ora parte di un vero e proprio colosso del mondo dei motori, un gruppo che nel nuovo millennio è divenuto una potenza mondiale, conquistando anche la clientela europea.
Alla fine degli anni Novanta, la Kia è entrata a far parte del gruppo Hyundai, altro brand coreano che ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi decenni del secolo scorso. Ebbene, i motori della Kia vengono prodotti proprio dalla Hyundai, cosa che consente di risparmiare tantissimo sul fronte dei costi di produzione, così come avviene per la Dacia, che monta propulsori fabbricati dalla Renault, del cui gruppo è parte integrante.
Al pari della Hyundai, la Kia ha ottenuto un gran successo in tutto il mondo, ed oggi vanta ben 12 stabilimenti di produzione e 57.000 dipendenti sparsi per il globo. Il successo dei marchi coreani è ormai una cosa ben nota, e siamo certi che con il passare del tempo, esso andrà ad aumentare. L’Asia pare essere la nuova patria dei motori, e la forbice è destinata ad allargarsi con le auto elettriche.
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