La FIAT diabolica nata per sfidare la Ferrari: le sue caratteristiche fanno venire i brividi

Per i 125 anni della FIAT è riemerso uno storico modelli da corsa. A 100 anni di distanza scopriamo l’anti-Ferrari che fece impazzire i fan.

Gli appassionati della FIAT, probabilmente, avranno studiato nei libri di storia la vecchia gamma di vetture prodotte nella fabbrica del Lingotto. Prima di diventare una affare di famiglia, la Ferrari per gli Agnelli era un punto di riferimento. La super sfida al Commendatore di Modena passava anche per una serie di veicoli racing di altissima qualità.

La FIAT diabolica nata per sfidare la Ferrari: le sue caratteristiche fanno venire i brividi
FIAT e Ferrari (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

Un secolo fa la FIAT fece segnare il primato di velocità di 234.98 km/h. La leggendaria Mefistofele, conservata nel Centro Storico FIAT per omaggiare il brand torinese per l’anniversario numero 125, ha una storia molto particolare. Un appassionato inglese di motori comprò una Fiat SB4 del 1908, auto da corsa a fine carriera agonistica, per farne un bolide che potesse distruggere tutti i record di velocità. La vettura venne modificata, prolungando il telaio e presentando un motore aeronautico Fiat A12. Il motore “A-12 Bis” venne trasformato per erogare 320 CV a 1.800 giri. Il soprannome Mefistofele gli venne attribuito dalla stampa che per delle performance spettacolari.

Il 12 luglio del 1924 il mezzo, ad Arpajon in Francia, raggiunse i 234,98 km/h su un lungo rettilineo in terra battuta, aggiudicandosi il record di velocità mondiale. Ottenne altri 3 primati, nel 1925 a Montlhery, sui 5 e 10 km lanciati alla velocità di oltre 200 km/h e sulle 5 miglia lanciate ai 206 km/h. Eldridge partecipò con la Mefistofele ad alcune altre gare automobilistiche, finché nel 1925 decise di vendere l’auto al pilota francese LCGM Le Champion. Venne, infine, comprata, nel 1969, dall’Avvocato Giovanni Agnelli dagli eredi di Eldridgepe per inserirla nello storico Centro FIAT.

FIAT, le origini dell’anti-Ferrari

Nel 1922 il driver John Duff aveva corso sul circuito di Brooklands, nella contea di Surrey, al volante di una vecchia Fiat SB4 del 1908. Uno dei cilindri esplose l’auto andò in pezzi. Ridotta ad un rottama le vettura venne comprata da Ernest Eldridge con l’obiettivo di farne una vettura da record, seguendo proprie intuizioni. Fece impallidire anche Ettore Bugatti e i suoi super motori.

FIAT, le origini dell’anti-Ferrari
FIAT Mefistofele (Media Press) Tuttomotoriweb.it

Le idee pioneristiche dell’epoca, grazie alla diabolica FIAT, hanno avuto un impatto straordinario nei primati internazionali di velocità. Piccolo particolare? Ancora oggi non si è intuito, con esattezza, il tipo di marchingegno che consentiva alla vettura di fare retromarcia durante la corsa di Arpajon, dal momento che questo elemento non è più presente nella storica FIAT esposta al museo.

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