Marc Marquez sta correndo alla grande in questo 2024, ma a parere di un ex pilota, c’è un aspetto su cui può fare meglio.
Quello che ci attende nel 2025 sarà un duello scoppiettante, da seguire con il fiato sospeso, che vedrà Pecco Bagnaia e Marc Marquez confrontarsi sulla Ducati ufficiale. Il nativo di Cervera, che non vince una gara dall’ottobre del 2021, se la dovrà vedere con il campione del mondo in carica, colui che pare abbastanza avviato al terzo titolo mondiale consecutivo, l’assoluto padrone della MotoGP dei nostri tempi. E toglierlo da quel trono non sarà di certo facile.
Bagnaia sa che con Marquez in squadra la lotta sarà molto complicata, e che non potrà più permettersi di iniziare la stagione a rallenty come gli è accaduto in questi anni. Marc non è Jorge Martin, ed avrà a disposizione le sue medesime armi, anche se la conoscenza che Pecco ha della sua squadra e lo status che ha raggiunto in questi anni, saranno sicuramente elementi a suo favore.
Marquez, ecco qual è il suo problema
Dal punto di vista fisico, Marc Marquez non è più quello che eravamo abituati a conoscere sino al 2019, sia per un’età ormai avanzata che per i tanti infortuni che ha avuto. Anche la caduta nelle libere del Sachsenring ha fatto temere parecchio la famiglia ed i suoi tifosi, visto che c’è un vero e proprio terrore di vederlo tornare a subire un grave infortunio. Il nativo di Cervera dovrà essere bravo a non farsi prendere dalla foga, in modo da potersela giocare alla pari.
Per battere Pecco Bagnaia dovrà sicuramente sfruttare al meglio la seconda parte del 2024 per entrare ancor più in confidenza con l’ambiente Ducati, ed anche per risolvere un piccolo problema. Infatti, Dani Pedrosa ha segnalato un aspetto in cui l’otto volte campione del mondo non è più così perfetto, e sul quale dovrà lavorare molto nelle prossime gare.
Ecco le sue parole: “Nelle ultime gare, ho fatto caso che Marc ha una maggiore capacità di poter superare nelle fasi di staccata. Lo fa soprattutto nel momento in cui va al punto di corda, ma poi, facendo una comparazione con quando correva in Honda, si vede che fa fatica a chiudere la linea come vorrebbe a fine curva, e questo lo porta ad allargare la traiettoria. In questo modo, va a lasciare lo spazio libero a chi lo segue“.